Le due verità
dell’amore di Roberto Mocher, è
il primo ebook vincitore della quinta edizione di IoScrittore,
originale e gratuito torneo letterario promosso dal gruppo Gruppo
Editoriale Mauri Spagnol, in cui partecipanti si sfidano nella doppia veste
di scrittori e giudici.
TRAMA:
Ecco sono rimasta
senza parole, lo sapevo. Eppure, mentre terminavo la lettura di “Le due verità
dell’amore”, nella testa mi vorticavano tante di quelle idee. Bel libro,
pensavo tra me e me, scritto in terza persona, meno male, così riuscirò
finalmente a comprendere le elucubrazioni mentali degli altri personaggi, e non
solo quelle del Matteu, un siciliano che vanta origini francesi. Un protagonista di mezza età, che vive la sua
vita senza troppi scossoni, senza troppo entusiasmo. Attraverso i suoi ricordi,
si riassapora la storia d’amore dei suoi genitori, e attraverso i suoi occhi si
vive la triste storia di un bimbo tunisino Samir.
Citazione:
“Quando si
presentava l’occasione, Mathieu, con le persone giuste, amava raccontare come si
fossero incontrati i suoi genitori. Forse perché era una storia inusuale,
almeno per una piccola città della Sicilia. Forse perché, in fondo, era anche
una bella storia d’amore, degna di un film di Amedeo Nazzari e Assia Noris. O
forse perché, nel raccontarla, poteva rimarcare, con nonchalance, la differenza
delle sue origini. Le fasi del racconto erano sempre narrate sommariamente,
come se alcuni dettagli fossero andati persi per sua dimenticanza o per una
sorta di pudore dei genitori nel tramandargli la storia per intero.”
Bravo questo
narratore, continuavo a ripetermi tra me e me, racconta tutto e niente, sprazzi
di una Sicilia del dopoguerra, con la sua miseria, con la sua ignoranza, ma senza lasciare nell’animo del lettore
troppa tristezza. Tocco delicato anche nel raccontare la triste storia di
Samir, triste ma non forzata. Tutto dosato perfettamente, al punto che il
lettore non è portato a soffermarsi troppo sui drammi della vita, ma mantiene
costantemente l’attenzione su Matteu,
sulla sua crescita personale, e sul fatto che deve accettare per forza di cose
il passato dei suoi genitori. Un passato che prima raccontava con orgoglio a
chiunque avesse voglia di ascoltarlo, ma di cui ora si vergogna. Eppure,
trova il coraggio di cercare la verità.
E mentre continuavo la lettura, io che sono
una lettrice distratta, perché mentre ho l’ebook reader appoggiato al tavolo
spello le patate per la cena, mi
chiedevo perché questo libro mi prendesse cosi profondamente. In fondo, di
storie così ne ho lette tante, storie d’amore che affrontano temi forti, anche
se, in questo romanzo, la parte "scandalosa" non mi ha scioccato
molto. Sarà forse il Matteu e il suo modo semplicistico di vedere la vita che mi ha incuriosito al
punto di leggere fino in fondo la sua storia?
Matteu che pensa di essere nel giusto, perché non riesce ad accettare
tutto ciò che va oltre la sua quotidianità; Matteu che crede di conoscere la somma verità, ma è
solo una verità che si è creato su misura; Matteu che crede di aver agito per
il bene, perché si sente un uomo buono e giusto.
E sono le 2,30 del mattino, basta cosi, devo
metter giù Matteu, lasciarlo andare, che se la sbrigasse lui con la sua vita,
che se la cercasse lui la sua verità, questo libro non ha colpi di scena, è
scontato. Ma lo vedi Matteu che la soluzione è
proprio lì, davanti al tuo naso?
I tasselli sono andati tutti a posto e come si presupponeva un modesto
happy ending c’è stato. 2,40 del mattino....abbiamo sbagliato tutto Matteu, non
abbiamo capito proprio niente. Pensavamo
di aver trovato la verità, ma è sempre e soltanto quella che ci creiamo a
nostro uso e consumo. Miseri uomini che siamo! Non c’è che dire Roberto Mocher è stato proprio bravo, ci ha
presi per il naso fino all’ultima riga.
Juneross
Boss, ti ci metti anche tu.... Non so più dove collocare i libri da leggere....
RispondiEliminaLucilla
Bella segnalazione, sentita e convincente.
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