Consigli di scrittura a cura di Masella Maria
Identikit di LUI, il Protagonista
Identikit di LUI, il Protagonista
E’ cosa
nota e universalmente riconosciuta che… se LUI non
attizza, nessuna darà le cinque stellette al mio romance.
Allora devo trovarmi un prot maiuscolo, alpha,
superlativo.
Lavoro che richiede metodo, concentrazione,
tempo e anche un po’ di… chiamiamola fortuna! In pratica come trovare il
vestito adatto per quell’occasione speciale.
Fase prima: aprire l’armadio e controllare
cosa ho già (a chi non è capitato di acquistare doppioni? Alzare la mano in
caso affermativo. Come prevedevo, quasi tutte ci siete cascate!)
Le ho fatti alti, bruni, qualche castano;
occhi scuri, verdi (uno).
Cambiare, cambiare! Bassino è escluso, non piacerebbe
e non potrebbe dominare la scena dall’alto (requisito essenziale). Biondo! Ma
nei romance ce ne sono tanti! Occhi? Blu, oro, argento, ghiaccio… Viola no,
pare che siano appannaggio delle prot femmine, ma a questo problema penserò
quando dovrò occuparmi di LEI. A conti fatti i miei occhi scuri sono quasi una
rarità.
Perfetto, perfettissimo, diciamo il David in
carne ossa muscoli e tutto il resto? Ancora qualche anno fa il problema non si
poneva, al massimo uno sfregio, ma ben composto, e qualche cicatrice che la
prot scopriva in itinere. Ora ci si lancia un po’ di più, ma nonostante tutto
deve essere chiaro che lui resta bellissimo anche se ha subito orrende torture.
Neppure il carattere ne ha risentito, sarà diventato un pochettino introverso,
ma niente che un dolce amore non sani.
Ecco, è a questo punto che l’esperienza di
donna non mi aiuta più: tutti i miei maschi diventano irritabili e fastidiosi
anche per un raffreddore, non parliamo se si sbucciano un ginocchio giocando a calcetto
con gli amici. (Nota: forse sono sfigata? No, ho chiesto ad amiche sincere e
condividono la diagnosi) E allora che subentri l’esperienza della scrittrice
per rendere credibile, almeno per 350 cartelle, un uomo un po’ rovinato e contemporaneamente
affascinante.
E non del tutto fuori di testa.
I fuori di testa nei romance non piacciono,
come prot sia chiaro! Come secondari o antagonisti sono manna dal cielo. Nei
noir sì, ma è altra faccenda.
Riassumo (lo so, ho il vizio di divagare):
1)Affascinante.
1bis)Sano: sono ammesse ferite, anche gravissime,
riportate in battaglia (al top per difendere LEI o i suoi possedimenti) o
compiendo qualche astrusa missione (da non dettagliare troppo, intanto le
lettrici saltano i paragrafi senza amore), sono accettate anche febbri
contratte in luoghi esotici (deve guarire!). Vietati: mal di denti,
raffreddori, problemi intestinali… Sapendola gestire MOLTO bene è accettata una
temporanea impotenza dovuta a traumi (che però si spicci a guarire tornando
splendido splendente!)
2)Determinato ma dolce con lei (non da subito
ma l’addolcimento deve avvenire)
3)Audace ma intelligente: non deve solo menar
le mani ma usare anche la testa. Ma guai, guai a farne un intellettuale! Sanno
di polvere e di muffito… Se è uno studioso deve però stare molto all’aria
aperta acquistando un bel colorito sano oppure impegnarsi in simulazioni di
battaglie (muscoli scattanti!).
4)Ricco? Non guasta ma non è essenziale, però
niente stipendio da impiegato statale. Meglio povero! Intanto nei romance
mangiare dormire vestire viaggiare è quasi sempre gratis (soprattutto in quelli
storici, per motivi tecnici: è difficilissimo documentarsi in modo esauriente su
certe faccende pratiche e quindi si glissa).
5)Nobile? Non guasta. Obbligatoria la nobiltà
d’animo (spesso celata all’inizio).
5bis) A proposito di nobiltà d’animo, parliamo
di vizi e virtù. Vizi da escludere: avarizia, accidia, invidia, gola.
Accettati: lussuria (ma appena incontra LEI, sarà LEI l’unico obiettivo), superbia,
ira (motivata!).
Virtù: riassumiamo in una frase. “La ama”,
punto e stop.
6)Virile. Questo è il mistero. Escludiamo la
possibilità di comunicare le misure, corredate dall’errore relativo (quindi un
lavoro ben fatto) perché già indicarle sarebbe problematico: dove? Nel prologo
così le lettrici sanno cosa le aspetta? Usare il sistema metrico decimale? E
quando non c’era e si misurava a spanne o a pollici? O pollicini? Il sistema
migliore è la gran meraviglia di lei, ma presuppone che la fanciulla abbia già
una discreta esperienza in materia. Non sarà quindi questione di misure, ma di
abilità e di esperienza. Tutti, ma tutti, i prot devono aver avuto storie di
sesso che li hanno addestrati. Ma fra le braccia di LEI scopriranno qualcosa di
nuovo: l’amore. Scusate l’Amore. Mentre gli uomini, dopo, hanno una tendenza
spiccata ad addormentarsi. Oppure devono andar via (partita, moglie, lavoro).
Fase terza: andare per shopping, incrociando
le dita.
E qui vi lascio perché devo andar per shopping
ovvero il nuovo romance chiama e i tempi di consegna sono stretti!
Maria Masella
Volete leggere le altri lezioni della Proffa Masella? Basta un click: LINK
Maria Masella
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Aaaaaaaaaaaaaahhhhh Profa, ma noi lettrici siamo così prevedibili? E sì, almeno io, visto che i requisiti li preferisco tutti!
RispondiEliminaAhahahahahahah. Spassosissimo. Ed è vero. Anche io il prot lo voglio così.
RispondiEliminaE mio marito fa lo splendido finchè non gli fa male un unghia, dopodichè diventa un malato terminale.
Com'è amara la verità.... Perché, più che il ritratto di un protagonista/tipo, questo è il sunto di ciò che si aspetta la lettrice/ tipo! Eccoci ridotte a mere statistiche.... Non c'è che dire, la Proffa Masella ci conosce bene! Diciamoci la verità, chi comprerebbe un libro imperniato su un Lui piccolo, grasso, stempiato, poco virile e senza esperienza? Questo post è verità sacrosanta, altro che! Ah, Proffa, hai dimenticato il capitolo invalidità temporanea da malattia non riguardante la virilità: se malattia ha da essere, risolvibile con una bella operazione, non può essere una banale appendicite, ma deve essere quantomeno una ferita da colpo di spada, oppure una pallottola vicinissima al cuore, quasi inoperabile, a cui deve provvedere il comprimario, anche lui tormentato ma versatissimo nella sua specialità....
RispondiEliminaCiao
Lucilla