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PRENDIAMOCI UN PO' IN GIRO... MA NON TANTO: CONSIGLI DI UNA BLOGGER ALLE SCRITTRICI DI ROSA

Giorni fa, Mara Roberti ha chiesto alla Boss dei consigli per le scrittrici che frequentavano il suo gruppo Facebook "Verde Bianco e Rosa", e poi ha passato la palla a me. Mi sono talmente divertita a scriverlo e lei a leggerlo che, in combutta, abbiamo pensato di riproporlo qui. A volte ci troviamo d'accordo, mannaggia...

"Innanzi tutto, ringrazio Mara Roberti per l’ospitalità al “Martedì dei mestieri”, indi, confesso di essere stata coartata in maniera subdola, da quella che dice di essere mia amica, la Signora June Ross, tenutaria del blog “Immergiti in un Mondo Rosa”, al fine di scrivere un post, “Consigli di una blogger alle scrittrici di rosa”, per questo gruppo.

Consiglio n.1: non fidatevi della lingua bifida di June Ross.

Non che io sia una blogger, scrivo sul blog di Ross, perché, ogni tanto ho qualcosa di dire, però, nel momento del bisogno, la befana mi conferisce tale nomina. Nel senso: quando non ha voglia di comparire lei. 
O.K. qui sono stata cattiva, in questo momento la Boss ha qualcosina di cui occuparsi, non so se sapete che è una delle tre organizzatrici de La Vie en Rose, e, quindi, sono stata promossa per abbandono del campo.

Consigli alle scrittrici di Rosa? Non certo sulla tecnica, c’è il fior fiore delle scrittrici in questo gruppo, loro sì che sono in grado di darne. Quindi? Mah... andiamo sul rapporto scrittrici/blogger.

Consiglio n.2: lisciate sempre il pelo alle blogger. Potrebbero recensirvi.

Consiglio n.3: dite sempre loro che sono essenziali. Potrebbero recensirvi.

Consiglio n.4: non prendete in antipatia le blogger se vi danno un parere negativo. Potrebbero recensirvi.

Consiglio n.5: le blogger sono, prima di tutto, lettrici, magari da secoli (vedi June Ross), se vi dicono che la vostra storia somiglia a un’altra non offendetevi. Nel Romance, così come nel Rosa, si parla sempre delle stesse cose. La differenza sta nello stile e nella bravura.

Consiglio n.6: le blogger sono uno dei mezzi per arrivare alle lettrici. Ce ne sono di simpatiche e antipatiche, ma ognuna di loro ha un suo, piccolo o grande, seguito. Non evitatene nessuna. Potrebbe recensirvi.

Consiglio n.7: care esordienti, non spedite a raffica i vostri manoscritti alle povere blogger/lettrici esigendo recensioni. Esiste, ancora, libertà di scelta.

Consiglio n.8: non pretendete una recensione positiva dalle blogger. Potrebbero innervosirsi e recensirvi.

Consiglio n.9: non è oro tutto ciò che luccica. Troppi complimenti nocciono gravemente alla salute psicofisica della scrittrice.

Consiglio n.10: attenzione a chiedere una recensione a June Ross. Potrebbe Malalinguarvi!

In ultimo, carissime scrittrici, nostra fonte di letture, osate osate osate, oltre le mode del momento. Se avete delle idee che si discostano dalla corrente, scrivetele. Le lettrici non sono tutte pecore, che seguono la massa, a parte la Ross che è una capra, e sanno riconoscere il valore di una buona lettura anche se fuori dal coro.
P.S. Se non passerete più dal blog capiremo perché"





Lullibi


Commenti

  1. Ecco perché non vi ho chiesto di recensire il mio ultimo romanzo: temevo le malelingue di Ross! ;-)
    Scherzi a parte, io penso che il rispetto delle persone sia fondamentale, siano esse blogger, amiche o semplici lettrici. Quello dell’originalità è un problema un po’ spinoso, in quanto finora si è già scritto un po’ di tutto e non sempre è facile trovare qualcosa che sia realmente unico. Ciò non toglie che non ci si provi. Credo che a qualsiasi autrice piaccia l’idea di essere innovativa.
    L’unica cosa che proprio non sopporto è quando mi viene detto: “Perché non hai ambientato il tuo racconto in Italia?”. Poi, quando lo fai, le lettrici arricciano il naso perché le ambientazioni straniere sono più stimolanti. Insomma, criticatemi tutto: lo stile, la trama, i personaggi poco convincenti o irrealistici, ma così come per voi blogger esiste ancora libertà di scelta, penso di poter dire che lo stesso vale per noi scrittrici. Altrimenti poi non lamentatevi se manca l’originalità.

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    1. Io ti ho recensito lo stesso, su Amazon proprio qualche minuto fa, spero ti sia gradita ugualmente! ^_^

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    2. Infatti, una scrittrice deve essere libera di scrivere quello che le pare, se stai dietro ai gusti delle lettrici povera te!
      La lettrice, di contro, deve essere libera di scegliere i libri che preferisce.

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  2. Quoto Laura! Per quanto mi riguarda l'ambientazione italiana non la vedrete mai o al massimo di sfuggita. Non trovo stimolante scrivere di questi luoghi, e penso che almeno quello debba essere una scelta dell'autrice. Inoltre, il mondo è bello perché vario, chi ama le location nostrane ha un numero ben nutrito di scrittrici brave che le accontenta! La libertà di poter scegliere è qualcosa di unico, non disprezziamola! ^^

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  3. Non entro in merito alla questione dell'ambientazione, leggo di tutto, mi interessa soltanto che sia ben scelta in base alla "storia".
    Per il resto mi trovo pienamente d'accordo con Lucia Lullibi, su tutto!

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    1. Lucia ha torto di default, mi rifiuto di darle ragione per principio! :D

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    2. Signore, dammi la pazienza...

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    3. PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!! ^^

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  4. Numero 10: non litigate con Lullibi.... Potrebbe recensirvi! :)

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  5. LOL!!!!! Lucilla, la Lullibi è la mia editor, pertanto da lei prendo bacchettate e recensioni pessime ogni giorno!!! Se non lo facesse non sarebbe mia amica, ma solo una leccaculo come quelle che incensano un romanzo davanti e sparlano dietro! Ma ad alcune autrici piace molto essere trattate con così poco rispetto, piuttosto che sentirsi dire: cambia mestiere che è meglio! :D

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  6. Cielo, se un romanzo lo corregge la Lullibi, allora sta fresca l'autrice: è un mastino....
    Comunque concordo, meglio una bastonatura da un'amica che una figuraccia plateale dopo la pubblicazione. Mi sa che sia proprio questo il problema, la mancanza di palle nel correggere e criticare il lavoro delle autrici. Meno male che Lulli c'è!

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  7. Vi pregherei, cortesemente, di finirla di prendermi per il... I fondelli.
    Non sono una editor e non lo voglio diventare. Sono una lettrice che ci tiene a ciò che legge

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  8. Su, Lullibi, non ti arrabbiare, lo sai che ti apprezziamo entrambe; so bene che non sei una editor di professione, ma quello che conta è che sai criticare senza diventare offensiva, una qualità non scontata. Dico solo che ce ne vorrebbero di più, di persone che sappiano scrivere e stroncare quando serve, come anche promuovere, sempre quando serve. Ma come sei suscettibile, oggi!

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