Sottotitolo: Gli agenti letterari sono dei talent
scout, dei rappresentanti o dei banditori? Sanno essere davvero d’aiuto agli
scrittori? O bisogna starne alla larga?
Direttamente dalla scrivania di Libera
Questo articolo e' stato pubblicato nella rubrica di Libera della Romance Magazine
Ogni autore, fiero del proprio manoscritto, è
intimorito dal punto finale. La scelta dell’editore giusto, del modo migliore
in cui presentare il proprio lavoro, atterrisce anche i migliori. Qualcuna
delle autrici che ho intervistato, mi aveva parlato delle agenzie letterarie e
allora ho cercato di informarmi meglio.
Volevo capire se fossero persone che
approfittavano dell’ingenuità, o della poca esperienza, degli scrittori, o se
invece, come mi auguravo, potessero essere una possibilità di aiuto.
Ne ho contattate tantissime, come inviata
speciale della Romance Magazine, ma debbo avere meno fascino delle iene, perché mi hanno
risposto in due.
Allora ho cambiato tattica, fingendomi (ma non
troppo) un’autrice alle prime armi che voleva proporsi… e faceva quindi tante
domande. Qualche risposta in questo caso è arrivata, ma a dire il vero non
proprio quella che speravo.
Sui compiti e sui costi concordano tutte con
le altre due. Sul reclutamento a dire il vero, come hanno affermato anche le
nostre amiche autrici, sembra sia (quasi) inutile proporsi, perché sono loro a
cercare e contattare. Come i classici talent scout!
Kylee Doust Agency
Nella mia esperienza un'agenzia letteraria
offre sostegno di tutti i tipi: editoriale, contrattuale, amministrativo e
soprattutto morale. Ci impegniamo per evitare che l'autore firmi contratti che
non offrano le condizioni migliori auspicabili per quell'autore in quel momento
della sua carriera, leggiamo i suoi libri per dare consigli e entusiasmo, e
siamo dalla loro parte. Facciamo da intermediari in modo che il mondo
editoriale non sia così alienante.
I costi sono solo di tipo emotivo e in termini
di tempo. La spesa più grande è quella creativa. L'agenzia in sé guadagna solo
nel momento in cui guadagna l'autore grazie all'intervento dell'agenzia. Prima
di quel momento il nostro è un lavoro di fiducia nella promessa letteraria.
Scegliamo di seguire un autore perché la sua
scrittura ci ha fatto impazzire. Un esordiente, per avvalersi dei nostri
servizi dovrebbe contattarci secondo le indicazioni che diamo sul nostro sito: www.kyleedoustagency.com.
Dopo di che è fortuna e talento.
Prediligete un solo genere letterario: quello
dei romanzi scritti bene.
Rappresentiamo quasi solo autori italiani, ma
li rappresentiamo sia in Italia sia all'estero. Vari autori nostri sono
tradotti in tante lingue straniere: dall'inglese al cinese, dal finlandese al
lituano.
Agenzia Letteraria Internazionale (ALI)
Scegliamo l’autore italiano soprattutto sulla
base del nostro giudizio professionale, ma anche basandoci sulla nostra
profonda conoscenza del mercato e delle case editrici.
Lavoriamo con tutti i generi letterari, senza
esclusioni.
Non accettiamo la rappresentanza di poeti, se
esordienti, ma rappresentiamo poeti importantissimi.
Rappresentiamo i nostri clienti in tutto il
mondo senza limiti territoriali.
Non ci sono costi impegnativi. Solo il
servizio di valutazione degli inediti comporta l’esborso di una cifra
forfettaria per ricevere la scheda con il nostro giudizio professionale. Si tratta
di scrittori che non sono nostri clienti ( o non lo sono ancora).
I nostri clienti pagano i servizi dell’agenzia
con una percentuale sui proventi della vendita dei suoi libri, quindi non ci
sono costi fissi.
I vantaggi: la stipula di contratti
vantaggiosi (non solo in termini economici) per lo scrittore; la cura
amministrativa e del diritto d’autore; la delega all’agenzia dell’incasso dei
pagamenti, dei controlli delle tirature, delle scadenze dei contratti,
dei rinnovi, della vendita dei diritti all’estero (se italiani) eccetera
e potersi dedicare interamente alla scrittura.
I vantaggi aggiuntivi per gli esordienti
italiani sono il contatto, tramite la nostra agenzia, con tutti gli
editori potenziali e la certezza che le opere vengono lette
approfonditamente dagli editori a cui le proponiamo perché questi sanno
che, a monte, c’è una selezione severa fatta da noi.
Se il nostro cliente è uno scrittore italiano,
inoltre, noi siamo spesso i primi lettori di ogni opera nuova, ne
parliamo con lui, studiamo soluzioni e strategie, insomma siamo spesso anche
dei confidenti “letterari” .
Irene Vanni
Innanzitutto non è l’autore che sceglie
l’agenzia, ma viceversa. Io sono entrata in contatto con la Piergiorgio
Nicolazzini Literary Agency alcuni anni fa, quando ho scritto un romanzo a
quattro mani con un autore già rappresentato da loro. Il romanzo non è mai
uscito, ma l’agenzia ha creduto nel mio lavoro e ha deciso di continuare a
rappresentare i miei progetti ‘solisti’. Bisogna farsi le ossa da soli per
anni, accumulando conoscenze ed esperienze sul mondo dell’editoria, altrimenti
tutte le porte restano chiuse, oppure si rischia di cadere nelle mani
sbagliate. Un esordiente deve sempre tenere presente che la rappresentanza
legale di un’agenzia (da non confondere con i servizi di editing e valutazione
dei testi) dovrebbe essere gratuita, mentre la successiva commissione è solo
una percentuale sulle vendite effettive. Quando si arriva a lavorare tramite le
grosse agenzie le opportunità aumentano in maniera esponenziale, sia in merito
agli editori che ai pagamenti, ma non bisogna mai rasare il pelo sullo stomaco
se si vuol fare questo mestiere, perché per logiche di mercato possono comunque
arrivare porte in faccia per anni indipendentemente dalla validità del lavoro e
della rappresentanza. Inutile dire che con loro mi trovo bene e mi auguro che
il rapporto prosegua felicemente anche in futuro.
Cristina Caboni
Scrivere è un’arte solitaria, e finché il
proprio lavoro resta circoscritto nei file che pochi e affettuosi occhi possono
leggere, tutto va bene. Ma quando un autore decide che è arrivato il momento di
pubblicare, e di farlo seriamente, ci vogliono veri professionisti. L’agenzia
letteraria svolge il compito di aprire gli occhi allo scrittore, di renderlo
consapevole di ciò che scrive e di rapportarlo a cosa potrebbe essere
pubblicato. Conosce profondamente il mercato e le case editrici, e sceglie
quelle più adatte all’autore. Dire che sono stata io a trovare la Kylee Doust
Agency è una parola grossa, e nemmeno precisa. In realtà sono stati loro a
trovarmi. Perché l’agente svolge anche un lavoro di Scouting. Un bel giorno ho
avuto il piacere di incontrare la bravissima editor Laura Ceccacci che tra le
altre cose si occupa anche di trovare nuovi autori. Avevo una storia in mente,
gliene ho parlato e abbiamo cominciato a lavorare insieme, a un certo punto
Laura mi ha proposto di entrare a far parte dell’agenzia.
Ho riscontrato infiniti vantaggi. Io scrivo,
l’agenzia legge, mi supporta, è al mio fianco, propone il mio lavoro
all’editore più adatto a valorizzarlo e pubblicarlo, combatte le mie battaglie,
cerca il meglio per me. Mi rappresenta all’estero e cura i miei interessi in
tutte le sedi. Sì, sono estremamente soddisfatta di questa società, perché alla
fine l’agenzia che si occupa dell’autore diventa il suo primo socio, affidabile
e oggettivo. La solitudine che spesso questa passione si porta dietro,
scompare. E finalmente hai qualcuno che ti ascolta senza guardare l’orologio,
discute con te del tuo lavoro, ti prende per mano quando vacilli, o ti da un
pugno in testa se serve. Avere il medesimo obiettivo è importante, rafforza la
volontà, e il raggiungimento della meta.
Costi? Di quali costi parli? La Kylee Doust
Agency legge i manoscritti che riceve senza nessun costo per lo scrittore.
Certo dopo aver inviato ci si deve armare di una giusta pazienza, che mi pare
doverosa. Le valutazioni richiedono tempo. Le spese di rappresentanza invece
sono calcolate sui compensi ricevuti dall’autore, riguardano esclusivamente lui
e l’agenzia, e per quanto mi riguarda sono la spesa migliore che uno scrittore
possa fare, d’altronde si tratta di investire sul proprio lavoro e su se
stessi.
Mah.... Sarà che io non scrivo.... Ma mi sembra una vera impresa far pubblicare qualcosa. Ammiro gli scrittori e le scrittrici per l'impegno e la perseveranza che ci mettono.
RispondiEliminaEsatto Lucilla, è proprio così :)
EliminaUn giorno, quando avrò terminato gli argomenti per le mie storie, scriverò "Disavventure di una piccola autrice" ;)
Articolo interessante,grazie.
RispondiEliminaAspetto le"disavventure di una piccola autrice," Monica! :)
RispondiEliminaFanno un lavoro incredibile e sono da stimare la pazienza ci vuole sempre ma esattamente quanti mesi occorrono per una prima valutazione?
RispondiEliminaGreat read thannkyou
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