Direttamente dalla scrivania di Lucilla
Attenzione Spoilers!
Non so voi, ma da un po' di tempo, non si riesce a trovare un romanzo decente! Infatti, ho preso l'ennesima tranvata....la colpa e' tutta mia, che mi faccio abbindolare da una trama appena un po' intrigante e da una copertina galeotta....
Ebbene si', ci sono ricascata: ho preso un GRS e ne sono rimasta delusissima; ma ho qualche attenuante generica. il libro e' "I misteri di Blackberry Manor", sudatissimo parto letterario di Erica Ridley.
Ecco la trama che mi ha tratto in inganno:
Detto così, ingolosisce parecchio....
Ma proprio quando credevo di aver trovato un libro carino da leggere, la doccia fredda: Evangeline non è, come pensavo, un'ospite del maniero, ma una ragazza in fuga dal proprio passato, letteralmente rapita da due megere che la vogliono usare per intrappolare il padrone di casa!
Come? Per quanto strano possa sembrare, le due, madre e figlia, meditano di invischiare il povero castellano nelle loro trame matrimoniali, e miss Pemberton dovrà "casualmente" sorprendere lui e la poco appetibile figlia in una "situazione compromettente."
Li' mi son cascate le braccia: eh, no, cara autrice, così non va. La situazione e' troppo arzigogolata, troppo macchinosa per reggere. Intanto, non capisco come mai queste due virago prese da nuziali smanie non abbiano un'amica, una cameriere, un accidente qualsiasi da trascinarsi al maniero. Devono proprio portarsi appresso Evangeline?
Ma poi scopro che le tre si conoscevano, e qui comincio a non capirci troppo: ma lei non stava scappando? Decisamente la coerenza e la chiarezza non sono doti della signora Ridley.
Ma andiamo per ordine: come massimo dell'originalità, Evangeline ha le visioni. No, non quelle indotte da troppi sherry, te' corretto con whisky o corsetti troppo stretti, proprio le visioni, ossia vede il passato, il presente e il futuro toccando le persone a mani nude. Ho cercato bene nelle pagine, ma l'autrice non informa se Evangeline sappia anche dare i numeri del lotto, ruota di Londra, of course!
A parte il fatto che questa trovata non è' per niente originale, ho deciso di passarci sopra e di continuare. Non l'avessi mai fatto!
Evangeline conosce presto il promesso sposo, Gavin Lioncroft, che sarebbe anche gnokko se non avesse l'aria perennemente ingrugnata tipica di chi è' tormentato dai calli; ha anche una reputazione pestifera, e' chiaro, non per niente lo chiamano Lionkiller ed è in odore di omicidio!
Come nella miglior tradizione giallistica inglese da miss Marple in poi, al maniero muore uno degli ospiti e bisogna individuare l'assassino.
Arriva forse un fascinoso ispettore? Ma quando mai! Nessuno chiama la polizia, come se fosse la cosa più naturale del mondo soggiornare in un castello inglese e defungere appena dopo l'ora del te'!
Ma quel che è' più sconcertante e' vedere che gli ospiti si fanno ognuno gli affaracci propri, organizzando addirittura una festa di compleanno, cui partecipano ovviamente anche i parenti della vittima! Il romanzo a questo punto diventa una sciarada con i protagonisti che hanno tutti qualcosa da nascondere; il ruolo di investigatrice tocca ovviamente ad Evangeline, incaricata di palpeggiare gli ospiti a mani nude per vedere se le suscitano qualche visione. E li' ho immaginato la tapina intenta ad inseguire i vari ospiti per poter mettere loro le mani addosso, mentre i poveretti scappavano cercando di tenersi i vestiti addosso....
Naturalmente Evangeline e Gavin si innamorano l'uno dell'altra e lui non pensa proprio a farsi incastrare a scopo matrimonio!
Ma i sospetti ricadono pesantemente su di lui, fra una cena e una partita di cricket in giardino: e' o non è' l'assassino?
Di tutto questo nulla importa ad Evangeline, che nota solo la sua gentilezza d'animo, il suo amore per la pittura....eh, si', perché l'aggrondato padrone di casa nasconde un lato artistico che nessuno conosce; e, tra un bacio e l'altro, trova anche il tempo di proporre alla nostra Wanna Marchi ante litteram di ritrarla nuda....sempre che non lo arrestino prima di finire!
E così, mentre Evangeline cerca di imporre le mani su chiunque passi, faticosamente ci si avvia alla agognata conclusione.
Mamma mia, che pena, ho dovuto davvero impormi di continuare a leggere, tanta era la pesantezza dell'opera! Evangeline e' una protagonista di rara idiozia, una che scappa da un pericolo mortale ma che perde tempo a giocare al piccolo investigatore mentre dovrebbe darsela a gambe, quando non si appollaia sulle ginocchia del suo ritrattista personale; Gavin invece è' un povero frescone che sembra ci goda a farsi accusare di tutto senza difendersi, un vero caso clinico di mania di persecuzione. Sente il cappio del boia sul collo e che fa? Si difende, scappa, chiama il suo avvocato? Nulla di tutto questo, meglio affidarsi alle investigazioni casalinghe di una mentecatta con le traveggole.
Qualche perla? Gavin che, come regalo d'addio, consegna ad Evangeline un vaso con una pianta di more, oppure lo studio del nostro imbrattatele a tempo perso pieno di tubetti di colore....da notare che siamo nel 1813 e i tubetti in questione verranno inventati solo nel 1841....
No, decisamente il genere rosa venato di giallo non è' alla portata della signora Ridley: pero' questo e' il suo romanzo d'esordio, magari con il tempo migliorera'! Per conto mio, ho bisogno urgente di una dose robusta di Agatha Christie: miss Marple, aspettami....
Lucilla
Attenzione Spoilers!
Non so voi, ma da un po' di tempo, non si riesce a trovare un romanzo decente! Infatti, ho preso l'ennesima tranvata....la colpa e' tutta mia, che mi faccio abbindolare da una trama appena un po' intrigante e da una copertina galeotta....
Ebbene si', ci sono ricascata: ho preso un GRS e ne sono rimasta delusissima; ma ho qualche attenuante generica. il libro e' "I misteri di Blackberry Manor", sudatissimo parto letterario di Erica Ridley.
Ecco la trama che mi ha tratto in inganno:
Evangeline Pemberton, insieme ad altre due signore,deve trascorrere un periodo a Blackberry Manor, un'oscura magione provvista di Gargoyle e corvi in quantità, manco fosse la Torre di Londra; ovviamente l'edificio e' dotato di passaggi segreti, pericolosi labirinti e, (rullo di tamburi!) di un proprietario adeguato, bello, tenebroso e maledetto. La morte incombe sul maniero....
Detto così, ingolosisce parecchio....
Ma proprio quando credevo di aver trovato un libro carino da leggere, la doccia fredda: Evangeline non è, come pensavo, un'ospite del maniero, ma una ragazza in fuga dal proprio passato, letteralmente rapita da due megere che la vogliono usare per intrappolare il padrone di casa!
Come? Per quanto strano possa sembrare, le due, madre e figlia, meditano di invischiare il povero castellano nelle loro trame matrimoniali, e miss Pemberton dovrà "casualmente" sorprendere lui e la poco appetibile figlia in una "situazione compromettente."
Li' mi son cascate le braccia: eh, no, cara autrice, così non va. La situazione e' troppo arzigogolata, troppo macchinosa per reggere. Intanto, non capisco come mai queste due virago prese da nuziali smanie non abbiano un'amica, una cameriere, un accidente qualsiasi da trascinarsi al maniero. Devono proprio portarsi appresso Evangeline?
Ma poi scopro che le tre si conoscevano, e qui comincio a non capirci troppo: ma lei non stava scappando? Decisamente la coerenza e la chiarezza non sono doti della signora Ridley.
Ma andiamo per ordine: come massimo dell'originalità, Evangeline ha le visioni. No, non quelle indotte da troppi sherry, te' corretto con whisky o corsetti troppo stretti, proprio le visioni, ossia vede il passato, il presente e il futuro toccando le persone a mani nude. Ho cercato bene nelle pagine, ma l'autrice non informa se Evangeline sappia anche dare i numeri del lotto, ruota di Londra, of course!
A parte il fatto che questa trovata non è' per niente originale, ho deciso di passarci sopra e di continuare. Non l'avessi mai fatto!
Evangeline conosce presto il promesso sposo, Gavin Lioncroft, che sarebbe anche gnokko se non avesse l'aria perennemente ingrugnata tipica di chi è' tormentato dai calli; ha anche una reputazione pestifera, e' chiaro, non per niente lo chiamano Lionkiller ed è in odore di omicidio!
Come nella miglior tradizione giallistica inglese da miss Marple in poi, al maniero muore uno degli ospiti e bisogna individuare l'assassino.
Arriva forse un fascinoso ispettore? Ma quando mai! Nessuno chiama la polizia, come se fosse la cosa più naturale del mondo soggiornare in un castello inglese e defungere appena dopo l'ora del te'!
Ma quel che è' più sconcertante e' vedere che gli ospiti si fanno ognuno gli affaracci propri, organizzando addirittura una festa di compleanno, cui partecipano ovviamente anche i parenti della vittima! Il romanzo a questo punto diventa una sciarada con i protagonisti che hanno tutti qualcosa da nascondere; il ruolo di investigatrice tocca ovviamente ad Evangeline, incaricata di palpeggiare gli ospiti a mani nude per vedere se le suscitano qualche visione. E li' ho immaginato la tapina intenta ad inseguire i vari ospiti per poter mettere loro le mani addosso, mentre i poveretti scappavano cercando di tenersi i vestiti addosso....
Naturalmente Evangeline e Gavin si innamorano l'uno dell'altra e lui non pensa proprio a farsi incastrare a scopo matrimonio!
Ma i sospetti ricadono pesantemente su di lui, fra una cena e una partita di cricket in giardino: e' o non è' l'assassino?
Di tutto questo nulla importa ad Evangeline, che nota solo la sua gentilezza d'animo, il suo amore per la pittura....eh, si', perché l'aggrondato padrone di casa nasconde un lato artistico che nessuno conosce; e, tra un bacio e l'altro, trova anche il tempo di proporre alla nostra Wanna Marchi ante litteram di ritrarla nuda....sempre che non lo arrestino prima di finire!
E così, mentre Evangeline cerca di imporre le mani su chiunque passi, faticosamente ci si avvia alla agognata conclusione.
Mamma mia, che pena, ho dovuto davvero impormi di continuare a leggere, tanta era la pesantezza dell'opera! Evangeline e' una protagonista di rara idiozia, una che scappa da un pericolo mortale ma che perde tempo a giocare al piccolo investigatore mentre dovrebbe darsela a gambe, quando non si appollaia sulle ginocchia del suo ritrattista personale; Gavin invece è' un povero frescone che sembra ci goda a farsi accusare di tutto senza difendersi, un vero caso clinico di mania di persecuzione. Sente il cappio del boia sul collo e che fa? Si difende, scappa, chiama il suo avvocato? Nulla di tutto questo, meglio affidarsi alle investigazioni casalinghe di una mentecatta con le traveggole.
Qualche perla? Gavin che, come regalo d'addio, consegna ad Evangeline un vaso con una pianta di more, oppure lo studio del nostro imbrattatele a tempo perso pieno di tubetti di colore....da notare che siamo nel 1813 e i tubetti in questione verranno inventati solo nel 1841....
No, decisamente il genere rosa venato di giallo non è' alla portata della signora Ridley: pero' questo e' il suo romanzo d'esordio, magari con il tempo migliorera'! Per conto mio, ho bisogno urgente di una dose robusta di Agatha Christie: miss Marple, aspettami....
Lucilla
Ahahah!!
RispondiEliminaMi sono imbattuta nella trama di questo libro proprio ieri e ho pensato: sembra carino! È da un pezzo che non compro i GRS, potevo riprovare, ma dopo aver letto questa recensione credo continuerò a non farlo ;-)
Lucilla numero 1! :-D
Cassie
Lucilla, mi fai morire dal ridere... decisamente, un libro da evitare. Ma per favore, continua a leggere romanzi del genere, solo per farci sorridere così...
RispondiEliminaFrancyM
A me lo ha regalato un'amica, giustamente incuriosita dalla trama, e credo che lo leggerò giusto per confutare i commenti di Lucilla!
RispondiEliminaMi hai fatto morire dal ridere Lucy, di sicuro ti penserò tantissimo e magari ridacchierò tra me e me mentre la protagonista palpeggia gli ospiti!
Sei un mito!
Bacioni
Letizia
Grazie dei complimenti, ragazze! Lety, mi manchi un casino!
RispondiEliminaCiao
Lucilla
Ti stimo immensamente è una delle recensioni più belle che io abbai letto negli ultimi tempi ahahahhaa mi sto collassando dalle risate ancora ora!! Volevo prenderlo perchè la trama prometteva bene ma io e wanna marchi non penso potremmo andare daccordo ^_^
RispondiEliminaSolo adesso cerco di mettermi in pari con la lettura, e trovo questa spassosa perla! Lucilla, in primis mi hai evitato una spesa inutile perchè la trama attraeva pure me...si sa che per certe oscure atmosfere con gnokko sullo sfondo ho un debole- ma ancor di più perchè mi hai divertita mettendo comunque in luce quanto l'incongruenza sia un limite oserei dire drammatico in storie dalla premessa promettente. La cosa che mi sconvolge di più è come nessuno pare essere sfiorato dall'idea di chiamare la polizia...e non c'è nemmeno una nevicata che ha bloccato tutti, un oscuro segreto tra parenti collusi, un tizio incaricato di avvisare la forza pubblica che sparisce inghiottito dalla brughiera o rapito da briganti, sedotto dalla maga Alcina, turlupinato da gatto e volpe? Forse a nessuno importava della povera vittima, visto che tutti se la godono, magari all'insegna del detto "Chi è morto va in basso, e chi è vivo va a spasso?" E i tubetti...quelli da brivido lo sono davvero...ti adoro, Lucilla!!!
RispondiEliminaPat
CugiPatty, sapevo di poter contare sul tuo appoggio; si', in effetti non ci sarebbe nulla che impedirebbe l'intervento di una qualsivoglia forza pubblica.... Nemmeno i proverbiali 10 piccolo indiani, o i topolini....
RispondiEliminaMa gli editors, li leggono i romanzi, prima di dare loro il via libera alla pubblicazione?
Ciao
Lucilla