Direttamente
La Vie en Rose…in tutta onestà, se un
anno fa mi avessero profetizzato la partecipazione a una convention sul romanzo
rosa, avrei replicato con più di un largo sorriso. Aggiungo anche che, con ogni
probabilità, avrei addirittura rischiato di morire dal ridere: mi ci vedo a
colpire il pavimento con piedi e pestoni… le lacrime sgorgare inarrestabili e
il cuore incapace di reggere oltre all’assurdità..
Colpo di spugna.
Sbagliavo e non di poco.
Come avrete vagamente capito non sono un
cultore del romance, anche se devo ammettere, come già accennato in più di
un’occasione, d’averne sciroppato ben più di uno da ragazzino. Mia sorella
selezionava i meno imbarazzanti e i più avventurosi giusto per invogliarmi alla
lettura: corsari, pirati e, se c’era il mistero di mezzo, ammetto che ogni mia
difesa crollava fatidicamente.
A distanza di anni, volontà del destino e di
un piccolo angelo, mi son ritrovato catapultato su di un lampadario nel bel
mezzo di “immergitiinunmondorosa”. Non che io abbia chissà quali funzioni, ma
ogni tanto mi si chiede un parere ironico su di un romanzo che mai avrei
creduto di prendere tra le mani, giusto per avere un parere maschile.
Essere vittima del preconcetto e del
pregiudizio è un pessimo errore. L’ho imparato a mie spese e l’ho capito ancor
di più una volta entrato nell’atrio del Boscolo Hotel di Firenze, sede della
su-nominata convention.
Interagire quasi quotidianamente con una serie
di tanti piccoli avatar, per ritrovarseli davanti in versione tridimensionale,
tutti insieme poi, è un effetto che lascia senza fiato. Credo, di esser apparso
ai più un pavido spettatore a corto di parole. Invece, osservavo.
June Ross, la responsabile del sito e
una delle organizzatrice dell’evento mi ha lasciato a bocca aperta per l’accoglienza
con cui son stato ricevuto.
La vie en Rose non è una di quelle convention in cui
pubblico e autori sono due poli distinti e separati. Dove, per parlarci chiaro,
l’aria da snob si annusa lontano un miglio. Il calore che ho percepito tra le
scrittrici e le loro fan è autentico, vero. Non c’è aria di posticcio nella
Vie en Rose. La si può considerare alla stregua di una vera riunione di famiglia
in cui non esiste neppure quella rivalità che molti potrebbero supporre tra i
diversi autori. Aria di casa.
Un’occasione in cui interagire, scambiare
opinioni ed esperienze, novità letterarie e curiosità, aneddoti. I momenti
emozionanti non son mancati, questo lo posso assicurare e non per partito
preso.
Ho visto, come molti di noi la nostra Lucia rasentare le lacrime (Chi???
Proprio proprio Lucia???) quando il “Boss” l’ha praticamente rapita al centro
dell’attenzione… emozionata non perché doveva esprimersi, Lucia ha la favella
sciolta, ma per l’inclusione di un suo racconto in una raccolta di autori ove
appaiono penne di tutto rispetto.(Tempo che la nostra amica capisca di non
esser da meno a nessuno).
Bello assistere al confronto tra gli editori e
il pubblico. Nessuno si è tirato indietro, neppure davanti alle domande più
scomode, anche se il concetto di fondo va al di là del romance e di qualsiasi
altro tipo di scrittura: si pubblica tutto ciò che fa botteghino e, purtroppo a
far da padrone, sono come al solito gli autori stranieri.
Piacevolissima sorpresa, poi, per me che sono
un appassionato di romanzi storici è stata la presenza di Adele Vieri
Castellano che ha tentato di tutelare a spada tratta, al pari di uno dei suoi
eroici legionari romani, gli autori italiani nei confronti di quelli stranieri.
Sono
con lei anche se il problema, più che delle case editrici è dei nostri
estimatissimi lettori irrimediabilmente attirati dal nome straniero dell’autore
e più è altisonante e armonico, più vende. Non faccio nomi, ma ho conosciuto un
autore che scrive per una grossa casa editrice a cui è stato chiesto
esplicitamente di cambiare il proprio con uno straniero perché il suo non
attira. È umiliante.
Atmosfera goliardica, clima informale e la
quasi matematica certezza che a fronte di un ipotetico invito per la prossima
edizione, non sarò certo io a dir di no.
Ps: se qualcuno dovesse incontrare il vecchio
Pierluigi, sì, quello che avrebbe riso a crepapelle, lo prenda pure a calci da
parte mia.
Un sorriso e un abbraccio di cuore June. A te
e a tutti coloro che mi hanno così calorosamente accolto.
E bravo il bloggerino! Avevi una visuale di tutto rispetto da quel lampadario!!!
RispondiEliminaChe bella "cronaca" Pierluigi e proprio tu sei stata una delle belle sorprese di questa VER.
Magari in una delle prossime edizioni rivestirai un doppio ruolo, bloggerino e amicone come adesso e ospite autore di uno storico che fa sognare o... comunque un bel romanzo da presentare e commentare.
(Ross dovvesse accadere posso intervistarlo io???? con la speciale licenza di Silvia e Caterina eh!!!)
Mica hai paura di questo pubblico rosa? :-P
Libera
E' stato per me un onore, mi avete accolto come una persona di famiglia e questo non può che farmi un estremo piacere. Eh sì, non si sta poi male su quel lampadario, ma adesso... ehm... non è che qualcuno mi darebbe una mano a sedermi come si conviene? Mammaiut!
RispondiEliminaPierCosoooo, sei adorabile lassù, non ti faremo mai, mai, mai, scendere.
RispondiEliminaCi dispiace.
Interessantissimo il tuo punto di vista, che volevo intensamente leggere, proprio perché opinione di maschio, estraneo al classico Romance.
Se non ti sei annoiato tu, vuol dire che il lavoro è stato svolto bene!
E tu sei stato un piacevole incontro.
(Ok non pensate male adesso, linguacce che non siete altro!Ma Pier è tanto simpatico...)
E non dimenticate che è anche un autore che ha scritto romanzi storici e... brrr... un horror, che mi sono impegnata a leggere... Maremma sconsiderata...
Concordo con Libera, in questa bella edizione della Ver Pierluigi è tra le scoperte più piacevoli. Educato e umile, si è approcciato con rispetto e curiosità, nonostante abbia alle spalle diverse pubblicazioni e premi.
RispondiEliminaE con sensibilità ha notato la commozione di Lucia, la premura di June e la bontà d'animo nascosta dietro diversi avatar.
Mi unisco anch'io all'augurio di Libera nell'immaginarlo dall'altra parte della 'barricata' il prossimo anno, e ancora grazie per la splendida giornata e la fantastica organizzazione.
Francesca
Se solo non fossi a testa sotto e di spalle, vedreste quanto sono imbarazzato :D
RispondiEliminaDal titolo pensavo fosse un articolo di tecniche di scrittura ^^ Piacevole sorpresa questa soggettiva :)
RispondiEliminaAccidenti, Pierly, questa me la sono proprio persa....mi è' dispiaciuto un sacco, ma sono felice che ti sia trovato bene; sei prenotato per l'anno prossimo!
RispondiEliminaCiao
Lucilla
LO spero Lucille, lo spero proprio...
RispondiEliminaCome ti ho già detto è stato un piacere accoglierti e conoscerti appena sei entrato al Boscolo. Non so se sia la magia della Ver, certo è la magia della scrittura e la passione che ci lega ad essa, che abbassa tutte le barriere
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