Inghilterra - Scozia, 1070.
Rapita dai Normanni comandati dal brutale Fitzhurse, Lady Ashlynn Cyneric viene salvata da Black Iain, laird del potente clan McAlpin, e si ritrova costretta a sposarlo per ordine del sovrano scozzese. A poco a poco, malgrado le circostanze, la fiera Ashlynn inizia a provare dei sentimenti per quell'uomo austero che tuttavia esercita su di lei uno strano magnetismo. Ma quale futuro possono avere una donna dall'esistenza spezzata e un guerriero oppresso dai fantasmi del passato?
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Direttamente dalla scrivania di Lucilla.
Una premessa è doverosa: io adoro i medievali; amo le atmosfere date dalle torce fumose, le torri merlate dei castelli, i vestiti che cadono fluidi sotto copricapi a cono e i paesaggi immersi nelle campagne incantate che circondano tenute avite.
Non mi perdo mai un castello da visitare. Perciò questo romanzo volevo proprio leggerlo, a costo di cercarlo in tutte le librerie di mia fiducia. Una volta trovatolo, il piacere della lettura; o forse dovrei dire il dispiacere, perchè subito sono cominciate le note dissonanti.
La protagonista, Ashlynn, è la solita dama medievale con un innesto di DNA del ventunesimo secolo.
Suo padre le sceglie un marito ma lei non ci sta, suo fratello invece le insegna a maneggiare la spada; eccerto, tutte le donzelle dell'undicesimo secolo si permettevano di rimbeccare il padre e giostravano meglio di Brancaleone!
Comunque, la storia è abbastanza convenzionale: il maniero della nostra lady viene attaccato dai normanni e lei si salva per miracolo, per finire in mano al fascinoso Black Iain, capo di un potente clan scozzese . Anche qui: possibile che le fanciulle in pericolo venissero sistematicamente salvate SOLO dal capoclan? Mai che passasse di lì, che so, il maniscalco del villaggio?
Lui la salva e la porta con sè alla corte del re, non sapendo cos'altro farne. Interpellato, il re, che ovviamente è in ottimi rapporti con il bruno salvatore, gli dice di sposarla.
Eccolo qui, il clichè del Matrimonio-Per-Forza: che diamine, se abbiamo una persona tra i piedi, per risolvere il problema non c'è che da sposarla! Perchè, voi non lo fate?
Ora, a parte il fatto che IO l'avrei parcheggiata in un convento,-'sta qui Ashlynn, e ciao -, che fine hanno fatto i matrimoni di convenienza per cementare degli accordi? Mi risulta che nel Medioevo si facesse così; invece, il re impone il matrimonio con questa poveraccia perchè Black Iain è vedovo ed è tempo di rimediare! Ma quale re! Questo è un sensale di matrimoni!
Il tutto prosegue con schermaglie amorose piuttosto convenzionali tra i nubendi riottosi, condite da rapimenti e assalti dei malvagi normanni, il cui capo ha un conto in sospeso con Black Iain. Gli altri stereotipi ci sono tutti: Ashlynn è bellissima, ovvio, tutti la cercano e tutti la vogliono, e naturalmente si tratta di una bellezza da ventunesimo secolo, che diamine, mica possiamo essere aderenti alla realtà e presentare una protagonista medievalmente rotondetta! Ed è anche coraggiosissima, determinatissima, tutta "issima". Iain è il solito bietolone belloccio dallo sguardo truce, indurito dalla vita, che non cede all'attrazione per la moglie imposta, non so bene perchè.
Dopo un inizio così così, insomma, il libro prosegue con i soliti tira-e-molla "Ti voglio, ma non posso" (Bho?), "Ti odio, anzi ti amo!"
e va a rotta di collo verso la resa dei conti finale, scritta in maniera secondo me un tantino affrettata e tirata via.
La chiusa è di uno smielato da diabete, il rischio di carie è fortissimo.
Ma come si fa? Ridurre Un Medievale a una puntata di "Beautiful"!
Un'occasione sprecata, perchè era partito benino; ma, per restare in tema, si è rivelato una vera e propria ordalia!
Lucilla
Rapita dai Normanni comandati dal brutale Fitzhurse, Lady Ashlynn Cyneric viene salvata da Black Iain, laird del potente clan McAlpin, e si ritrova costretta a sposarlo per ordine del sovrano scozzese. A poco a poco, malgrado le circostanze, la fiera Ashlynn inizia a provare dei sentimenti per quell'uomo austero che tuttavia esercita su di lei uno strano magnetismo. Ma quale futuro possono avere una donna dall'esistenza spezzata e un guerriero oppresso dai fantasmi del passato?
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Direttamente dalla scrivania di Lucilla.
Una premessa è doverosa: io adoro i medievali; amo le atmosfere date dalle torce fumose, le torri merlate dei castelli, i vestiti che cadono fluidi sotto copricapi a cono e i paesaggi immersi nelle campagne incantate che circondano tenute avite.
Non mi perdo mai un castello da visitare. Perciò questo romanzo volevo proprio leggerlo, a costo di cercarlo in tutte le librerie di mia fiducia. Una volta trovatolo, il piacere della lettura; o forse dovrei dire il dispiacere, perchè subito sono cominciate le note dissonanti.
La protagonista, Ashlynn, è la solita dama medievale con un innesto di DNA del ventunesimo secolo.
Suo padre le sceglie un marito ma lei non ci sta, suo fratello invece le insegna a maneggiare la spada; eccerto, tutte le donzelle dell'undicesimo secolo si permettevano di rimbeccare il padre e giostravano meglio di Brancaleone!
Comunque, la storia è abbastanza convenzionale: il maniero della nostra lady viene attaccato dai normanni e lei si salva per miracolo, per finire in mano al fascinoso Black Iain, capo di un potente clan scozzese . Anche qui: possibile che le fanciulle in pericolo venissero sistematicamente salvate SOLO dal capoclan? Mai che passasse di lì, che so, il maniscalco del villaggio?
Lui la salva e la porta con sè alla corte del re, non sapendo cos'altro farne. Interpellato, il re, che ovviamente è in ottimi rapporti con il bruno salvatore, gli dice di sposarla.
Eccolo qui, il clichè del Matrimonio-Per-Forza: che diamine, se abbiamo una persona tra i piedi, per risolvere il problema non c'è che da sposarla! Perchè, voi non lo fate?
Ora, a parte il fatto che IO l'avrei parcheggiata in un convento,-'sta qui Ashlynn, e ciao -, che fine hanno fatto i matrimoni di convenienza per cementare degli accordi? Mi risulta che nel Medioevo si facesse così; invece, il re impone il matrimonio con questa poveraccia perchè Black Iain è vedovo ed è tempo di rimediare! Ma quale re! Questo è un sensale di matrimoni!
Il tutto prosegue con schermaglie amorose piuttosto convenzionali tra i nubendi riottosi, condite da rapimenti e assalti dei malvagi normanni, il cui capo ha un conto in sospeso con Black Iain. Gli altri stereotipi ci sono tutti: Ashlynn è bellissima, ovvio, tutti la cercano e tutti la vogliono, e naturalmente si tratta di una bellezza da ventunesimo secolo, che diamine, mica possiamo essere aderenti alla realtà e presentare una protagonista medievalmente rotondetta! Ed è anche coraggiosissima, determinatissima, tutta "issima". Iain è il solito bietolone belloccio dallo sguardo truce, indurito dalla vita, che non cede all'attrazione per la moglie imposta, non so bene perchè.
Dopo un inizio così così, insomma, il libro prosegue con i soliti tira-e-molla "Ti voglio, ma non posso" (Bho?), "Ti odio, anzi ti amo!"
e va a rotta di collo verso la resa dei conti finale, scritta in maniera secondo me un tantino affrettata e tirata via.
La chiusa è di uno smielato da diabete, il rischio di carie è fortissimo.
Ma come si fa? Ridurre Un Medievale a una puntata di "Beautiful"!
Un'occasione sprecata, perchè era partito benino; ma, per restare in tema, si è rivelato una vera e propria ordalia!
Lucilla
Cara Lucilla, come ti capisco! Anche io adoro i medievali e quando ne esce qualcuno corro a prenderlo ma in questo caso è stata proprio una delusione! L'ho lasciato a metà...prima o poi lo finirò, ma soltanto perchè prima di archiviare o eliminare un libro dalla libreria preferisco arrivare alla fine. Aspetto le uscite di nov dei GRS con il 2°della serie medeival di Sara Bennett...dovrei andare sul sicuro...
RispondiEliminaAngelica72
Bella recensioane Lucilla, sono daccordo con te su molti punti.Io anche adoro e preferisco i medievali però dalla trama questo non mi sembrava granchè e pare avessi ragione..
RispondiEliminaVedo che non sono stata la sola a essere delusa; non ci sono più i medievali di una volta....
RispondiEliminaSigh!
Lucilla
Cara Lucilla, e adesso come faccio?
RispondiEliminaBenché questo libro, dalla tua recensione, presenti tutti gli aspetti della "sòla" mi è venuta la curiosità di leggerlo.
Mannaggia e rimannaggia!
Io adoro i medievali ...
La trama è molto simile a quella di "Passione vichinga" sempre della Fulford, solo che al posto del laird c'è un vichingo. L'autrice avrebbe bisogno di un tocco d'immaginazione in più :-)
RispondiEliminaEmy
bene allora, che ne dite di elencare delle autrici che avete letto ( medioevali)e che vi hanno deluso?
RispondiEliminaE per fortuna questo l'ho saltato, anche se mi tentava molto. In verità con i medioevali ho un brutto rapporto, mi piacciono tanto le trame, ma poi non mi soddisfano mai a pieno.
RispondiEliminaL'ultimo che ho letto (delusione atroce) è stato Cuori incatenati della Lindsey: tanta fatica per trovarlo e poi una tristezza quando l'ho finito!
@Lucilla: lo so che non c'entra niente in questa sede, ma ho visto che è previsto in uscita a novembre il terzo libro di Donna Lea "Marge" Simpson. Salvo che non ci stupisca con effetti speciali, è superfluo dire che aspetto trepidante la tua Malelungua (che fiducia che ho in questa scrittrice!!!)
A me non attirano i medioevali... non impazzisco x l'epoca. Leggo un medioevale solo se l'autrice la conosco. Per cui mi è andata sempre benissimo :D Ricordo i medioevali della Garwood *_* la trilogia medioevale di Rexanne Becnel *_________* (non mi ricordo + quante volte me la sono riletta hihihihi) e i medioevali della Quick *_*
RispondiEliminaAnch'io, da "Il lupo e la colomba" in poi vado matta per i medievali ma mi ricordo che ne ho letto uno di Merline Lovelace, non ricordo il titolo, veramente assurdo. E poi come dimenticare gli scivoloni della serie De Burgh della Simmons?
RispondiEliminaBrava Lucilla! Anche stavolta con te si ride di gusto e si risparmiano soldini!
Susanna
ti ringrazio per questa recensione, ero tentata di prenderlo visto che adoro i medievali, mi hai salvata in extremis ahahah
RispondiEliminaGrazie ragazze, è sempre un piacere notare che siamo in sintonia.
RispondiEliminaCara Lullibi, non è che il libro sia illeggibile, sia chiaro, ma ci sono delle banalità che ormai, dopo anni di letture, non si accettano più, e tu sei una lettrice raffinata. Allora meglio "Marco Visconti".
Haaaa, la Garwood... (sospirone di rimpianto!).
Per MArti: davvero, Marge Simpson si produrrà nell'ultimo suo lavoro a novembre? Non vedo l'ora, guarda: spero sempre che mi faccia ricredere, ma in ogni caso non mancherò di leggerlo e ai suoi lupi mannari farò le pulci!
Ciao
Lucilla
I nubendi riottosi!!!
RispondiEliminaNon me lo perdo di certo;))))))))))))) !!!
Grazie Lucilla, sempre fantastica!!
:)))))))))))
Lady Peonia
Grazie a te, my lady.
RispondiEliminaCiao
Lucilla