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Desiderio selvaggio di Jennifer Ashley

CHIAVE DI LETTURA PERSONALE

Sapete bene che non voglio fare da giudice, influenzare le vostre letture nè tantomeno i vostri pensieri...
Ma voglio semplicemente condividere con voi le sensazioni che ho provato leggendo "Desiderio selvaggio di Jennifer Ashley."

Premettiamo che tutta la società parla di Ian, il protagonista, come di un pazzo che è stato persino in manicomio.

Facciamo finta che i pregiudizi non abbiano peso, che il passato non conti:conoscere "dal vivo" una persona si sa è molto diverso!
E la nostra bella Beth finalmente conosce il famigerato Ian Macckenzie.
E lui? Cosa fa?
Le stringe la mano fino a stritorargliela, non pronuncia parola...e guarda nel vuoto anzichè seguire la conversazione!
E Beth?! Beh! Lei ne è attratta!
Insomma, che effetto vi procurerebbe incontrare uno definito notoriamente pazzo che tra l'altro si comporta come tale?!
Ummm...va bè il romanticismo...ma un pò di realismo,no?!
Forse sono io un pò troppo "temeraria"?!
Nel proseguio del romanzo, Ian continua imperterrito ad adottare comportamenti "strani", isolandosi nei momenti più impensati, non rispondendo alle domande più semplici e non cogliendo il senso delle battute!

A me questa cosa ha lasciato talmente basita che mi sono sentita in dovere di chiamare Ross di corsa per chiederle conto e soddisfazione: è lei che mi ha consigliato il romanzo!!!
Possibile che è sempre lei??!?!?!?

Ross però, mi vergogno a dirlo, ha "distrutto" i miei sogni di vendetta e ANZI mi ha preso per scema...che tristezza!
Io: Ross ma che mi hai fatto leggere?!
Ross: Perchè?
Io: Lui è veramente un eroe rinc...ummmm...rimbambito!
Ross:comincia a ridere..."scemaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa siciliana!!! Non hai capito che il protagonista è autistico?!"
Io: per la prima volta nella mia vita sono rimasta senza parole e ho cominciato ad arrampicarmi sugli specchi..." Ross avevo capito che poteva essere un problema del genere (FALSA) giuro (ANCORA PIU' FALSA), ma pensavo non fosse nelle intenzioni dell'autrice (SEMPRE PIU' FALSA)..."
Fatto sta che Ross (LUPACCIA CHE E'!) ha capito tutto e mi prende in giro da allora...
Voi avete letto il romanzo?! Avevate capito che Ian era autistico?

E in generale, quanto vi "disturba" che il nostro eroe senza macchia e senza paura abbia non un problema fisico, bensì "mentale"?!
"Rovina" la vostra lettura?

Ele


Commenti

  1. Oh, cavolo Ele, mi tocchi un romanzo che ho adorato, me lo sto rileggendo anche adesso... Sì, in verità che Ian fosse autistico l'avevo intuito (forse ho visto troppe volte Rain Man?). Nella realtà, se mi trovassi ad avere a che fare con un tipo come Ian probabilmente scapperei a gambe levate (io che faccio battute stupide a raffica e lui che mi guarda e non ride, mi sentirei un po' imbecille, e poi è un po' troppo possessivo!), ma il libro è così romantico!
    Vabbè, ognuno ha le sue debolezze, questo libro è la mia!
    Martina

    RispondiElimina
  2. Ele, anche a me il libro è piaciuto moltissimo, e sì avevo intuito una certo autismo in Ian, ovviamente la cosa è molto "all'acqua di rose" rispetto a quello che potrebbe essere la malattia...
    Comunque ho trovato il libro romanticissimo, lui con un "difetto" è vero, ma allo stesso tempo è un eroe Alpha, anche bisognoso di qualcuno che lo capisca e lo accetti com'è...
    In generale non credo che l'eroe per eccellenza sia quello senza difetti e senza macchia, anzi credo proprio che un po' a tutte noi piaccia l'imperfezione (che può essere una menomazione, un passato tragico, un po' di folia, o magari una malattia come in questo caso) che rende unico il personaggio!
    E non vedo l'ora di leggere di tutti i fratelli!
    Lety

    RispondiElimina
  3. Ciao Ele,
    io alla faccenda dell'autismo non c'ero arrivata, pensavo a maltrattamenti a un bambino ipersensibile! Però il romanzo mi è piaciuto un sacco, non l'ho ancora tolto dal comodino anche se l'ho finito da un pezzo.
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  4. Sono sempre controcorrente!Ho letto il libro in questione da pochissimo incuriosita da molti commenti positivi....mi aspettavo un personaggio problematico (avevo letto da qualche parte che era autistico) ma coinvolgente e invece Ian non mi ha entusiasmato per niente. Il romanzo è leggibile ma,per me,non imperdibile. Una nota positiva è il fratello maggiore che mi ha incuriosita parecchio.
    Daisy

    RispondiElimina
  5. Io avevo capito che aveva qualche problema legato alla personalità, alla mente... A romanzo finito - libro che ho trovato davvero bello, per inciso - lessi in una recensione in inglese che Ian era affetto da una particolare forma di autismo (avevo fatto anche qualche ricerca sulla patologia, il cui nome, però, ora non mi sovviene).

    Una nota: l'edizione originale, è molto più bella di quella italiana caratterizzata da tagli e traduzioni troppo fantasiose.

    Ludo.

    RispondiElimina
  6. Io avevo capito che il protagonsita è affetto da autismo, e non ho trovato affatto credibile la storia d'amore... non ho capito come la protagonista possa innamorarsi di lui.
    Io sono rimasta delusa da questo romanzo che, sul sito americano di AAR, le lettrici USA hanno messo al 10° posto tra tutti i romanzi di sempre! ma dico, ce ne sono un'infinità di migliori... scusate, ma questa cosa proprio non l'ho digerita.

    Ciao e complimenti per il blog
    Maristella

    RispondiElimina
  7. Queste malelingue non sono più divertenti come una volta, sono forzate, mi san di fasullo, come se si leggesse un romance solo per andar a cercare il pelo nell'uovo tralasciando tutto il resto, il piacere di abbandonarsi alla lettura, il piacere di fantasticare .....una volta le malelingie erano più sincere, una leggeva un romance e trovando qualcosa di inconsueto ci ridacchiava su in compagnia, mi divertivo a leggerle, ultimamente invece sono solo sassi scagliati contro i libri, questo accanimento non mi piace, non è più spensierato ma forzato, che tristezza. S.M.

    RispondiElimina
  8. @ ciao S.M. ed infatti, se vedi bene, questa non e' una Malelingua, piuttosto una chiave di lettura diversa, tanto e' vero, il libro e' piaciuto alla recensionista, anche se, non aveva capito l'atteggiamento del protagonista.
    Ma, ad ogni modo, evidentemente dopo tanti post anche noi abbiamo perso un po' della nostra verve, e forse hai ragione tu, non siamo piu' sincere e divertenti. Perche' non ci dai una mano? Che ne dici di mandarci una recensione, una malelingua, o qualcosa che pensi possa piacere a tutte noi lettrici? In fondo il blog e' fatto dai pensieri di tutti e dall'aiuto che tutti ci date...
    Cara S.M, aspettiamo con ansia anche un tuo contributo :)

    RispondiElimina
  9. E' un romanzo che mi è piaciuto moltissimo!
    Dei protagonisti insoliti e affascinanti, una trama forse non credibile ma coinvolgente, dei comprimari molto interessanti. Leggerò sicuramente i seguiti, con i fratelli di Ian.
    In quanto alla domanda sull'autismo...si, mi ero accorta che il problema di Ian fosse questo...e è questo che rende la trama non troppo credibile, non penso sia facile innamorarsi di un uomo con certi problemi...
    Ma essendo un romance, e per giunta molto bello, va tutto bene!

    RispondiElimina
  10. Eleeeeeeeeeeeeeeeee!!! Questo romanzo è stupendo...diverso dal solito!
    Adoro la Ashley, e forse sono un po' di parte! E si, avevo capito che era autistico. A suo tempo l'ho consigliato e sponsorizzato tantissimo...perchè a mio avviso merita molto anche in virtù dell'argomento trattato...molto coraggioso! Di solito certe patologie vengono inseriti in personaggi secondari, ma un protagonista mai.
    Pertanto, GRANDE ROSS!! E' raro che a entrambe piaccia lo stesso romanzo...di solito mi interfaccio meglio con Ele...ma stavolta sono contenta!!
    =^_^=

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  11. Anche io son dell'idea che il romanzo è davvero orginale e speciale e questo Ian mi ha proprio conquistata. Di solito anche io concordo con Ele su molte sue letture e meno mi incontro col parere di Ross, ma in questo caso non posso che osannare la Ashley.
    Viva Ian, viva un eroe più umano che mai.;)

    RispondiElimina
  12. Ecco mannaggia a voi, avete scatenato la mia curiosità.
    Avevo letto i commenti entusiastici di Lady Akasha, e non solo i suoi, ma avevo deciso di non comprare il libro, e altri, per l'ovvio borsellino piangente.
    Ma adesso, arimannaggia a voi, la curiosità è al culmine.
    In effetti, mi chiedo come una persona autistica possa interagire, soprattutto in una relazione amorosa, con un'altra.
    Avevo capito che il protagonista avesse un problemino, ma non che fosse questo. Se non avessi letto i commenti favorevoli, non lo avrei comprato. Ma adesso ...
    Uffa, vi odio!
    Lucia

    RispondiElimina
  13. Di solito anche io adoro la Ashley,ma questa volta non mi piaciuta proprio.
    Come dire la prima "reazione onesta" davanti a un prolema del genere nella realtà è la fuga(credetemi so di cosa parlo quando si parla di DSA).
    Perciò ritengo questa storia poco credibile.Forse dipende dal fatto di essere toccata in prima persona, ma credo che lo metterò senza rimpianti nel dimenticatoio.

    RispondiElimina
  14. Solo adesso ho scoperto, leggendo qui, che Ian è autistico!
    Comunque il libro mi e piaciuto, attira da subito, il personaggio mi ha lascito spesso perplessa mentre a volte mi ha fatto sorridere.

    RispondiElimina

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