Avete conosciuto Rita Charbonnier? Le lettrici intervenute alla seconda edizione de La vie en Rose, hanno avuto questo piacere e potrebbero tranquillamente affermare che la scrittrice e' una persona eccezionale che sprizza energia da tutti i pori. Energia e brio che si ritrovano nei suoi romanzi. In particolare, vorremmo segnalarvi il romanzo di esordio della scrittrice, LA SORELLA DI MOZART, che sara' nuovamente in libreria a partire dal 25 gennaio 2011 in edizione Piemme Bestseller.
Non e' facile presentare questo romanzo. Bisognerebbe prima, a mio modesto parere, immergersi completamente nelle melodie di Mozart, nei suoi andanti, nelle sue suonate...Poi aprire il romanzo e sulle stesse note farlo scorrere. Note dolci all'inizio, note veloci con dita che si incrociano nel mezzo, note malinconiche nel finale. Le stesse note che avvilupparono la vita di Nannerl, che tanto amo' suo fratello al punto di rinunciare alla sua brillante carriera.
Chiudete gi occhi, stanno scorrendo le note della Fantasia KV 397 di Mozart. Percepite la meraviglia di una bimbetta quando scopre di avere un fratellino? Ascoltate le risate e i piedini dei due bambini che si rincorrono per il giardino. E di nuovo, la tenerezza di Nannerl per suo fratello. La malinconia, condita da una nota di rabbia, con cui guarda al passato, ma ormai con un senso di pacifica rassegnazione, perche' i ricordi belli sono quelli piu' vivi nella sua mente.
Dal sito di Rita Charbonnier:
Per una fortunata lettrice, un bellissimo dono offerto direttamente da Rita Charbonnier: una copia autografata del suo romanzo!
Vi invitiamo a lasciare un commento a questo post per poter partecipare all'estrazione della copia, che avverra' sabato 22 gennaio 2011.
La tematica del romanzo ci permette di aprire un piccolo sondaggio:
"Per quali motivi e` giusto che una donna sacrifichi il proprio genio?"
Il più grande compositore di tutti i tempi aveva una sorella, Maria Anna detta “Nannerl”, che era a sua volta un genio musicale. Da bambini Wolfgang e Nannerl si esibivano in coppia presso le corti d’Europa e il primo nome in cartellone era quello di lei. Ma d’un tratto la fanciulla scompare dagli
annali; anche le biografie più accurate di Mozart non le riservano che qualche nota distratta. Cosa accadde di quel prodigioso talento, nato in un corpo di donna?
Un romanzo storico che fonde felicemente realtà storica e finzione, con una straordinaria protagonista femminile, appassionata e appassionante.
Non e' facile presentare questo romanzo. Bisognerebbe prima, a mio modesto parere, immergersi completamente nelle melodie di Mozart, nei suoi andanti, nelle sue suonate...Poi aprire il romanzo e sulle stesse note farlo scorrere. Note dolci all'inizio, note veloci con dita che si incrociano nel mezzo, note malinconiche nel finale. Le stesse note che avvilupparono la vita di Nannerl, che tanto amo' suo fratello al punto di rinunciare alla sua brillante carriera.
Chiudete gi occhi, stanno scorrendo le note della Fantasia KV 397 di Mozart. Percepite la meraviglia di una bimbetta quando scopre di avere un fratellino? Ascoltate le risate e i piedini dei due bambini che si rincorrono per il giardino. E di nuovo, la tenerezza di Nannerl per suo fratello. La malinconia, condita da una nota di rabbia, con cui guarda al passato, ma ormai con un senso di pacifica rassegnazione, perche' i ricordi belli sono quelli piu' vivi nella sua mente.
Dal sito di Rita Charbonnier:
Così, mentre il padre sceglie l’Europa come teatro per le esibizioni di Wolfgang investendo sul figlio ogni ricchezza ed energia, negli anni Nannerl è costretta a soffocare la sua passione per la musica, e a farne una mera fonte di guadagno tramite l’insegnamento. Archiviando come un ricordo doloroso le partiture a lei tanto care, smette del tutto di suonare. Da quel momento la sua vita si snoda lungo percorsi più consueti, arrendendosi alle convenzioni imposte dalla società.Tutto questo e di piu' e' LA SORELLA DI MOZART.
Per una fortunata lettrice, un bellissimo dono offerto direttamente da Rita Charbonnier: una copia autografata del suo romanzo!
Vi invitiamo a lasciare un commento a questo post per poter partecipare all'estrazione della copia, che avverra' sabato 22 gennaio 2011.
La tematica del romanzo ci permette di aprire un piccolo sondaggio:
"Per quali motivi e` giusto che una donna sacrifichi il proprio genio?"
Sono felicissima che questo romanzo venga pubblicato nuovamente perchè ho sempre voluto leggerlo e ora potrò farlo !
RispondiEliminanon credo sia giusto che una donna sacrifichi qualunque cosa (che sia il suo genio, una passione ecc)perchè la società non lo ammette.. non posso immaginare che rabbia nei tempi passati quando ciò succedeva! se una donna decide di sacrificarsi sicuramente dev'essere perchè lo vuole lei, quindi per una cosa a cui tieni ancor di più..
Grazie per questa splendida pagina! A presto ritrovarci e un abbraccio a tutte.
RispondiEliminaRita
Sono capitata qui per caso.
RispondiEliminaChe domanda difficile! Credo che una persona non dovrebbe mai sacrificare il proprio genio e, tendenzialmente, non lo fa davvero del tutto, bensì tende a impiegarlo in altro modo. Si pensi, ad esempio, a Clara Shumann e alle lezioni di musica che impartiva per mantenere economicamente il marito, oltre che se stessa.
Purtroppo non è gratificante non avere la possibilità di indirizzare le proprie capacità e passioni nella direzione in cui si vorrebbe. Ciò è sempre vero e sicuramente, soprattutto nel passato, era un'eventualità più concreta per le donne.
Davvero interessante questo libro, in ogni caso.
Ludo.
Welcome, Ludo e grazie per aver espresso il tuo parere :)
RispondiEliminaNessuno dovrebbe sacrificare il proprio genio per il bene di qualcun altro, anche se per amore potrebbe accadere, ad una donna come ad un uomo. Però quella persona secondo me ne soffrirà sempre, si vedrà monca, per quanto possa essere mitigato dalla gioia per chi si ama, questo sentimento resterà.
RispondiEliminaAdoro le melodie di Mozart... Credo che il romanzo di Rita Charbonnier sia da leggere e mi incuriosisce non poco!
RispondiEliminaQuanto al tema del sondaggio ritengo che una donna non dovrebbe mai soffocare il proprio talento per nessuna ragione al mondo... Purtroppo ancora oggi ci capita spesso di venire a conoscenza di storie di donne che per il solo fatto di essere tali, si vedono spesso costrette a fare delle dolorose rinuncie... Ci sarebbe tanto da parlare al riguardo...
I miei complimenti alla Charbonnier che saluto con affetto e un caro abbraccio a tutte voi ragazze.
Siete fantastiche!
Concetta
Non conosco la signora Rita Charbonnier e credo che il suo romanzo non sia il genere che preferisco.
RispondiEliminaHo moltissime altre letture da fare e non so se riuscirò ad inserire questo libro in agenda!
Certo sarebbe belle se potessi vincerlo.
Per quanto riguarda la questione posta io credo che nessuno debba abbandonare le proprie inclinazioni e passioni. Neppure per amore.
Perché se una persona riesce a realizzare se stessa avrà questo tesoro per l'intera sua vita.
Molto spesso, quando si abbandona una passione per amore, ci si ritrova con un pugno di mosche.
Lucia
Oh non vedo l'ora di poter leggere questo romanzo *__* Prima di tutto studiando musica la figura della sorella di Mozart mi interessa tantissimo e poi il libro sembra davvero molto bello!! Mi sono sempra chiesta come si sentiva la sorella di uno dei più famosi compositori e musicisti di tutti i tempi...non dev'essere stato affatto facile per lei vivere all'ombra di suo fratello.
RispondiEliminaLady†Aredhel
Anni fa, a Salisburgo, mi sono imbattuta casualmente nella tomba di Nannerl, nel piccolo cimitero in pieno centro, accanto alla chiesa di San Pietro...la storia della musica offre molte figure di donna interessanti e spesso, paradossalmente silenziose: penso anche ad Alma Mahler, secondo alcuni un grande talento sacrificato alla fama del (primo) marito...
RispondiEliminaSono molto curiosa di leggere il romanzo!
Patrizia
Ho avuto la fortuna di incontrare Rita charbonnier alla seconda edizione della vie en rose e che dire.. il modo in cui parla e racconta ti coinvolge in maniera totale.
RispondiEliminasarebbe bello vinceer questo suo libro.
Un bacio
Povera Nannerl.... avere un tale trasporto per la musica, possedere vero talento e rinunciarvi, senza neanche poter evitare di pensarci poichè il fratello era sempre lì presente a ricordarle tutto ciò che aveva perso.
RispondiEliminaUna persona può rinunciare al proprio genio? Mi verrebbe da rispondere che non può, non deve, ma spesso sacrificare tutto al proprio talento è indice d'egoismo, come del resto è inumano pretendere una rinuncia totale.
Credo che votarsi al proprio genio sia una decisione che possono permettersi le persone che non hanno legami e scelgono di non averne: in quel caso è una scelta sofferta ma del tutto possibile.
Se invece c'è una famiglia, si può arrivare a dilemmi dolorosi ed è inevitabile secondo me che ci sia qualche sacrificio, anche se non totale.
Per Nannerl e per le donne del suo tempo non c'era molta scelta: kinder, kuche, kirche, altro che carriera musicale.
Che tristezza.
Lucilla
Dopo questa recensione ho voglia di leggerlo questo libro!!
RispondiEliminamarta
Io non credo che una donna dovrebbe sacrificare il proprio genio...certo a volte ci sono certi momenti in cui potrebbe decidere di accantonarlo momentaneamente, per cause veramente importanti...ma poi superate queste dovrebbe riprendere a coltivare il proprio genio...
RispondiEliminaChe bello vedere ripubblicato questo libro!!
RispondiEliminaSono capitata per caso qui....complimenti per la pagina dedicata!!
Fairy S.
Recensione bellissima che mi invoglia alla lettura di questo libro per poter conoscere una figura femminile che avrebbe potuto regalarci della musica meravigliosa e immortale al pari di suo fratello se solo avesse vissuto in un'altra epoca, un vero peccato...
RispondiEliminaDaisy
Il giorno prima è il mio compleanno... XD magari mi fate un bel regalo.
RispondiEliminaCmq è già la seconda volta che questo libro mi passa sotto al naso, devo proprio leggerlo, prima o poi (vinto o non vinto) :P
Mira
Uuuuh, rieccolo *_*! Mi incuriosiva già l'altra volta, chissà che non sia la volta buona!
RispondiEliminaComunque per rispondere alla domandina del sondaggio: non credo ci siano motivi validi per dover sacrificare il proprio genio. E' terribile dover sopprimere un dono che ci è stato dato e che molto probabilmente è anche una passione.
*Morwen*
E dire che qualche mese fa ero lì lì per comprarlo:) Comunque per me nessun motivo può o deve portare una donna a rinunciare al proprio genio perchè innanzitutto bisogna pensare a ciò che è meglio per se stesse:)
RispondiEliminasaetta9
Care amiche del blog,
RispondiEliminagrazie della partecipazione all'estrazione e grazie anche delle vostre interessanti osservazioni in merito al tema proposto dalla nostra gentile ospite. Mi sono appena arrivate le prime copie del romanzo e devo dire che è un oggetto proprio carino... che emozione! Sarò io stessa a spedire la copia alla vincitrice. Quindi incrociamo le dita... e a domani. :-)
Un abbraccio affettuoso a tutte,
Rita
E' davvero interessante.
RispondiEliminaQuesto libro è un falso clamoroso! Niente di ciò che è (mal) scritto corrisponde alla vera storia di Nannerl Mozart. L'autrice dovrebbe vergognarsi!
RispondiEliminaE invece, guardi un po', cara persona che insulta restando anonima, l'autrice non si vergogna affatto. Cordiali saluti.
RispondiEliminaCiao a tutte!!! Girando in rete ho visto che è in pubblicazione il diario di Nannerl Mozart, con una sua intervista in cui parla del fratello. Da quello che ho potuto capire il diario tratta nel dettaglio la vita quotidiana, sottoforma di diario, della donna e del padre dopo che il fratello si è trasferito a Vienna e sono presenti anche i vari episodi legati alle visite di Wolfang. Credo che lo acquisterò a breve, sicuramente una lettura da affiancare al libro "La sorella di Mozart".
RispondiEliminaHai ragionissima: senz'altro una lettura di grande interesse!
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