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Joanne Harris " Chocolat "

LA POLIEDRICA JOANNE


La nostra lettrice errante, Sylvia, continua il suo peregrinare alla ricerca di qualche chicca da proporci. Eccola dunque con una nuova avventura ed una nuova sorpresa: Joanne Harris.
Oltre a dilettarci con il suo resoconto, la nostra Sylvia e' riuscita ad ottenere l'autografo dell'autrice su uno dei suoi romanzi piu' consociuti: Chocolat.
E noi, abbiamo deciso di metterlo in palio e regalarlo ad una fortunata lettrice.
Vincerlo e' facile, facile, basta rispondere a questa domanda (e sperare nella dea bendata):
In quale romanzo Joanne Harris incentra la storia sulla vita nei blogs?
Leggete fino in fondo il post e troverete la soluzione.
Sorteggeremo il fortunato lettore martedi 7 dicembre 2011.




Direttamente dalla scrivania di Sylvia.
Le mie peregrinazioni per librerie, alla ricerca di autori e libri in uscita, mi
portano ancora in piazza del Duomo, alla Mondadori Multicenter. Stavolta arrivo presto, manca ancora più di un’ora alla conferenza di Joanne Harris. Sono emozionata. Cerco i suoi libri ed è quasi una caccia al tesoro. Ma dove li hanno nascosti? Chocolat lo ho già in saccoccia, insieme a un altro romanzo Sleep Pale Sister (fante di cuori e la dama di picche) che ho letto in inglese diverso tempo fa e che mi ha molto colpita per la sua atmosfera cupa.
Joanne Harris è una di quelle autrici che non dimentichi. Una di quelle che ti entrano nel cuore, che ti avvolgono nella storia facendoti sentire tutto, ma proprio tutto, del mondo che hanno costruito: odori, sapori, sensazioni tattili, suoni. Utilizza spesso la musica per scrivere e si sente, nei suoi libri scorre in parallelo una colonna sonora densa di significati.
Stavolta sono da sola e faccio su e giù nell’ascensore trasparente col mio bottino in mano (Il ragazzo dagli occhi blu, Chocolat-per-la-Ross, Il seme del male e quest’altro libro che come ho visto non sono riuscita a staccarmene, Vino, patate e mele rosse, che ha una copertina deliziosamente rosata e carica di promesse).
Non c’è quasi nessuno in attesa della conferenza e l’altoparlante continua a invitare i clienti a convogliare per la presentazione. Io inganno il tempo chiacchierando con una deliziosa signora di settant’anni, proprietaria di un Bed&Breakfast di Monza, a zonzo per Milano in un pomeriggio di quiete.

Joanne Harris, quando arriva, mi colpisce subito tantissimo. E’ una di quelle persone di cui non ti accorgeresti neppure, ha il viso simpatico e gradevole della vicina di casa che ti invita per una fetta di dolce, o dell’amica del cuore che ascolta paziente i tuoi segreti. Si siede all’ultimo posto del banco di presentazione, come se preferisse essere l’osservatore e non l’osservato tra tutta quella gente, e la vedo scandagliare il pubblico (anche me!) con interesse, come se cercasse d’immaginare le vite delle persone che ha di fronte (magari per usarci un prossimo libro, impressione che lei stessa conferma poi, dicendoci di “stare molto attenti!”)
A presentare l’incontro è Bruno Gambarotta, e l’interprete di Joanne Harris è la stessa Laura Grandi che firma la traduzione dei suoi libri.

Okay, per un momento, dimenticatevi di Chocolat. E’ un libro stupendo, ma come dice la stessa autrice, è un libro che ha scritto dieci anni fa. E la Harris non è una che si fermi sullo stesso genere. Per sua stessa ammissione: “Non posso scrivere solo storie che facciano sentire bene la gente. Ho bisogno di tirare fuori anche gli aspetti più neri della vita. Se non lo faccio, ho l’impressione che la mia macchina narrativa si fermi.”
Ed è da questa premessa che dobbiamo considerare questo Il ragazzo con gli occhi blu, un romanzo lontano, lontanissimo dalla levità di Chocolat; un romanzo denso di tematiche dure, come la relazione della persona con Internet e i blog, la proiezione di sé in uno schermo che rende da una parte invisibili, aiuta a valicare ogni barriera geografica e, soprattutto, permette di ricostruirsi una vita, un’altra personalità.
Tutto il romanzo è incentrato sulla vita nei blog, spiega Gambarotta, l’azione si svolge nell’arco di quattro settimane, attraverso i post che vengono lasciati dai vari personaggi. Si parla al presente, ma ben presto questo finisce per ricostruire il passato, rivangare ciò che ha segnato la vita del protagonista nell’infanzia.
Blu è un colore che la Harris non sceglie a caso. E’ il colore degli occhi del suo protagonista, nel libro identificato proprio con Blueeyedboy. In inglese denota anche un tipo di umore, la tristezza (pensate alla musica Blues, appunto). Ed è un colore che segna profondamente l’infanzia del protagonista: la madre di Blueeyedboy (una donna paranoica) sceglie di distinguere i tre figli vestendoli sempre di un colore unico: per il primo il nero, per il secondo marrone e per il terzo, il nostro, appunto, il blu.
Come ti è venuto in mente, Joanne? E’ una delle domande che le vengono poste dal pubblico, alla quale lei è felice di rispondere con un aneddoto. “Una volta presi un taxi e mi trovai a chiacchierare con il conducente, il quale mi raccontò che la madre, per fare il fretta a smistare il bucato, aveva deciso di vestire i figli di colori diversi. La cosa che mi colpì fu che l’uomo ancora insisteva a vestirsi del colore che la madre aveva scelto per lui. Così iniziai a domandarmi come l’insistenza di un colore potesse avere effetto sulla personalità di qualcuno.”

Joanne parla anche di un altro tema del suo romanzo, la “sinestesia”... ragazze, qui si va sul difficile... cerco di sintetizzarvi di cosa si tratta prendendo spunto da Wikipedia: la sinestesia sarebbe un fenomeno “sensoriale/percettivo che indica la contaminazione tra sensi”. Facciamo un esempio: un fenomeno abbastanza normale di sinestesia si ha quando vedendo un frutto (magari sentendone l’odore) il nostro cervello ce ne fa anche sentire il sapore. Ma il sinesteta puro arriva a sentire i colori, per esempio, o a vedere i suoni. Pazzesco... Ma non del tutto estraneo a quel che Joanne Harris ha sempre fatto nei suoi libri. Perché cos’altro era l’intento di Chocolat se non quello di prenderci per la gola attraverso la parola scritta?
Ah... Chocolat... Ecco, ho un fenomeno di “sinestesia” proprio in questo momento... perché appena penso a Chocolat mi viene in mente Johnny Depp. E non credo di essere l’unica qui!
Per chi non se lo ricorda, per chi non ha letto il libro e neppure visto il film (!), eccovi qua, bella e servita, una breve considerazione:

Siamo in un paesino francese, soprattutto popolato di persone anziane, la vita scorre placida, sonnolenta, quasi grigia e noiosa, fino all’arrivo di una giovane donna e della sua bambina.
La donna veste abiti estrosi, molto colorati, la bimba è piena di vitalità, e subito, col loro atteggiamento aperto e amichevole, si aggiudicano le critiche di quella piccola e bigotta società.
Dopo tanti anni di vita randagia, la donna, Vianne Rochar, decide di fermarsi proprio in quel piccolo villaggio. Prende in affitto un locale polveroso, una vecchia panetteria, e la trasforma in una deliziosa pasticceria, dalla quale darà battaglia – sempre col sorriso sulle labbra – ai pregiudizi del paese e alle miserie di quella piccola comunità, a suon di biscotti e cioccolatini, pupazzetti di marzapane e aromi inebrianti. La pasticceria di Vianne diventa il centro del cambiamento sociale, della rinascita dello spirito per molti degli abitanti del villaggio. Ma non senza trovare ostacoli in chi, più di tutti, ha un punto di vista ristretto e bigotto, il parroco del paese (nel film il personaggio è diventato il sindaco, poiché la produzione temeva il giudizio negativo della Chiesa nel vedersi rappresentata in quel modo... Joanne non glielo ha mai perdonato!).
E non manca neppure l’amore, che Vianne trova in un uomo reietto forse anche più di lei, un giovane nomade (il nostro Johnny Depp!) che l’aiuterà a sconfiggere i pregiudizi.
Insomma, un libro indimenticabile, da leggere durante questi pomeriggi freddolosi, accompagnato da una tazza di profumata e irresistibile chocolat(a)...

Silviaz.





Commenti

  1. Beh per rispondere alla domanda il romanzo che incenra la storia nei blogs è "Il ragazzo con gli occhi blu"
    devo confessare di non aver mai letto il romanzo Chocolat però sono anche contenta di non aver mai visto il film, visto che come a fatto notare Sylvia hanno cambiato qualcosa nella produzione del film! una cosa che odio molto uno legge un libro stupendo e quando lo vede realizzato ci rimane malissimo perchè mancano dei pezzi o alcuni protagonisti !!
    a parte questa piccola polemica!

    Faccio i miei complimenti alla sig.ra Joanne Harris!

    Annika

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  2. Il ragazzo con gli occhi blu risponde alla domanda.

    E debbo dire che sono molto curiosa di questo libro, soprattutto per il tema trattato.

    Chocolat per me resta un film indimenticabile, mi piacerebbe leggere il libro, anche se so già che sarà tutta un'altrra cosa. Questo sarà uno di quei casi in cui apprezzo entrambi ma come se non fossero collegati.

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  3. Il ragazzo con gli occhi blu è la risposta.

    Ho letto anni fa il libro Chocolat e mi aveva colpito moltissimo, l'avevo trovato un capolavoro nel suo genere. Poi il film, che mi era piaciuto, ma non è riuscito a superare il libro.Come dice Libera, bisogna considerarli due cose distinte.
    Sicuramente in libreria ho altri libri di quest'autrice, ma per ora non ho letto nient'altro... se solo le giornate avessero 24 ore, potrei leggere tutto ciò che ho in mente...

    grazie alla nostra reporter, che mi ha coinvolto in un'altra avventura.

    RispondiElimina
  4. La risposta è Il ragazzo con gli occhi blu.
    Sono molto curiosa riguardo questo romanzo che ha una trama davvero originale. Niki.

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  5. La risposta è il ragazzo con gli occhi blu.
    Ho rivisto il film recentemente...bello bello bello...ma ancora mi manca il libro. aggiungiamo alla wishlist!minicicciola

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  6. risposta: "Il ragazzo con gli occhi blu"
    E io che credevo che Chocolat fosse una sceneggiatura originale!
    Grazie Sylvia per l'appassionato e appassionante resoconto della tua caccia all'autore.
    Susanna

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  7. Risposta: Il ragazzo con gli occhi blu.

    La Harris è la mia scrittrice preferita in assoluto! Amo il suo magnifico modo di scrivere...e il suo autografo sarebbe un sogno....
    Baci
    saetta9

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  8. IL RAGAZZO CON GLI OCCHI BLU!
    Oddio che bellezza anche io sarei voluta essere a Roma.. ho cominciato a leggere appunto blueyedboy ed è bellissimo! In verità però non ho mai letto il grande capolavoro della Harris!

    RispondiElimina
  9. Il ragazzo con gli occhi blu risponde alla domanda :-)

    che bella coincidenza leggere della Harris... sono appena tornata da un pomeriggio in libreria (in teoria avrei dovuto far letture ai bambini, ma zero bambini! perciò ho gironzolato e comprato un po' di regali di natale...) e mentre ero alla cassa è arrivata una signora a chiedere "qualcosa di mieloso" per sua mamma. La cassiera perplessa non capiva, per nulla imbarazzata per la sua ignoranza sui libri mielosi. La signora ha insistito ribadendo che lei quelle cose proprio non le legge, lei legge Faletti! Ma sua madre...
    Per una volta ho avuto una botta di orgoglio da lettrice di ROSA, mi son fatta avanti e mi sono proposta di consigliarle io qualcosa, visto che è il mio genere. Così alla faccia della commessa ignorante, ho introdotto la signora al reparto romantico, dalle quale è uscita con rosa d'inverno della woodiwiss e... Chocolat! :-)
    sono molto orgogliosa di me!

    RispondiElimina
  10. Risposta: Il ragazzo con gli occhi blu.

    Il film mi era piaciuto molto; dai vostri commenti deduco che il libro sia ancora più bello!!!!!!

    Ciaoooo
    Morena

    RispondiElimina
  11. La risposta è "Il ragazzo con gli occhi blu".
    Ho visto il film e mi era piaciuto molto, ora sono curiosissima di leggere il libro, anche se diverso sarà sicuramente bellissimo
    Maria Teresa

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  12. Che bel resoconto hai fatto Sylvia, e quanti scrittori interessanti passano dalla tua città, fortunatata te!! io di questa autrice non ho letto nulla ma ho visto il film Chocolat è li ho apprezzato soprattutto Johnny Depp (vabbè, sono di parte, lui lo apprezzo ovunque!) chissà se il libro è più coinvolgente del film..

    La risposta è: Il ragazzo dagli occhi blu.

    RispondiElimina
  13. Me alza la manina ^^ anch'io quando penso a Chocolat penso a Johnny Depp, lol! E tanto per restare in tema di sinestesia mi viene pure in mente la colonna sonora del film, tanto mi è piaciuto. La risposta alla domanda è 'Il ragazzo con gli occhi blu', libro che non mi ha ispirato tanto all'inizio, ma che ora, grazie anche a questo bel post, mi incuriosisce invece parecchio e finisce dritto nella mia wishlist!
    Baci, Fanny.

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  14. La risposta è, ovviamente, "Il ragazzo con gli occhi blu"...

    Non ho mai letto niente della Harris, devo dire che leggendo il post e i commenti precedenti ho capito di aver perso qualcosa...vedrò di rimediare!

    RispondiElimina
  15. La risposta è...il ragazzo con gli occhi blu.

    RispondiElimina
  16. Il ragazzo con gli occhi blu è la risposta.
    Anche io non ho mai letto niente della Harris, ma ora sono molto curiosa!
    Maria

    RispondiElimina
  17. "Il ragazzo con gli occhi blu"
    Stefi

    RispondiElimina
  18. "il ragazzo con gli occhi blu"
    io della Harris ho letto quasi tutto...questo lo prenderò appena passate le feste :-P

    RispondiElimina
  19. La risposta è "Il ragazzo con gli occhi blu"
    Martina

    RispondiElimina
  20. La risposta è "il ragazzo con gli occhi blue". A proposito del libro "Chocolat" io ho visto prima il film che mi è piaciuto moltissimo, e attraverso il film ho letto il libro che mi è piaciuto un po' di meno.
    Ciao Manuela

    RispondiElimina
  21. La risposta al quesito è "Il ragazzo con gli occhi blu".
    Non ho mai letto "Chocolat", ma il film mi è piaciuto moltissimo e se il libro è ancora meglio ben venga, prima o poi lo leggerò.

    Emy

    RispondiElimina

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