Direttamente dalla scrivania di Stefania Auci
Si sa, la politica di questo blog è sempre stata quella di valorizzare "le rose nostre", ossia le autrici italiane. E sappiamo benissimo che per queste scrittrici spesso è difficile trovare uno spazio adeguato, schiacciate dalla concorrenza d'oltreoceano.
Storia vecchia, direte voi: qui e in altre sedi si è detto e ridetto di come alcune scrittrici americane presentino spesso prodotti scadenti, pubblicati senza colpo ferire.
E poi... poi ti trovi tra le mani un libro come "Una musica lontana" di Roberta Ciuffi. E ti chiedi perchè si debba essere così tanto esterofili quando in Italia c'è chi sa scrivere QUESTE storie, in QUESTO modo.
Perchè il libro è bello. Senza se e senza ma.
La storia è tesa, costruita per progressivi disvelamenti, scandita da un impeccabile ritmo che riporta più allo stile narrativo dei paranormal e dei mystery che del romance propriamente detto. I personaggi sfaccettati con cura. Reali. Veri. Le figure negative come la nonna di Allegra sono tali senza risultare caricaturali, le figure positive, come Allegra o Dante sono delineate senza fare di essi delle persone fuori dal comune. Esseri normali, con il loro bagaglio di sofferenze, amarezze e aspettative... Eppure, sono personaggi memorabili. Vivi. Intensi.
Perfetta l'ambientazione. Fredda, a tratti persino claustrofobica, specie della descrizione della Villa Leighton: oscura, buia anche se elegantissima; o ancora del paese di Gardogrand, incastonato in una valle innevata.
E poi... c'è il romanzo nel romanzo, la storia che non posso svelare per non privarvi del piacere della lettura. E lì, villa Leighton diviene lussuosa, dorata, piena di luce, vita e colori... anche se si tratta solo di un riflesso.
Le emozioni che riesce a trasmettere la signora Ciuffi sono sottili ma nello stesso tempo, potenti. Il libro è curato nei minimi dettagli. Il suo stile è pulito, sobrio, privo di leziosità.
Non esito a definire questo - almeno per me - il più bel libro che la signora Ciuffi ha scritto ( assieme a Caterina).
E' un volume che ho chiuso in tre ore esatte. Non è una esagerazione. Io sono una "serial reader" e devo dire che, con il passare degli anni, ho trovato sempre maggiori difficoltà a trovare un romance che mi appagasse, lasciando un retrogusto dolce in bocca, così come è accaduto con questo.
La storia d'amore è ben delineata senza essere invadente, i personaggi non si innamorano a prima vista ma crescono assieme alla vicenda, i caracthers minori sono tratteggiati con acutezza ed equilibrio; in particolare, merita un cenno Don Vito, che trovo una delle figure più riuscite e realistiche di tutta l'opera.
In questa"musica lontana" ho trovato le sensazioni di attesa e mistero che hanno accompagnato la mia infanzia, "segnata" dalle repliche in bianco e nero degli sceneggiati come "Il segno del Comando" o "La Baronessa di Carini".
Infine, sento di dover fare i complimenti alla Harlequin per aver pubblicato questo libro. Esso è la dimostrazione che le autrici italiane valgono, eccome!! E sono capaci di regalare storie appassionanti, meravigliosamente coinvolgenti, scritte con rigore e qualità, senza strafalcioni clamorosi o personaggi stereotipati. Credo che questo sia un dato da sottolineare e ricordare per il futuro.
Complimenti, Roberta Ciuffi!
Stefania Auci
Si sa, la politica di questo blog è sempre stata quella di valorizzare "le rose nostre", ossia le autrici italiane. E sappiamo benissimo che per queste scrittrici spesso è difficile trovare uno spazio adeguato, schiacciate dalla concorrenza d'oltreoceano.
Storia vecchia, direte voi: qui e in altre sedi si è detto e ridetto di come alcune scrittrici americane presentino spesso prodotti scadenti, pubblicati senza colpo ferire.
E poi... poi ti trovi tra le mani un libro come "Una musica lontana" di Roberta Ciuffi. E ti chiedi perchè si debba essere così tanto esterofili quando in Italia c'è chi sa scrivere QUESTE storie, in QUESTO modo.
Perchè il libro è bello. Senza se e senza ma.
La storia è tesa, costruita per progressivi disvelamenti, scandita da un impeccabile ritmo che riporta più allo stile narrativo dei paranormal e dei mystery che del romance propriamente detto. I personaggi sfaccettati con cura. Reali. Veri. Le figure negative come la nonna di Allegra sono tali senza risultare caricaturali, le figure positive, come Allegra o Dante sono delineate senza fare di essi delle persone fuori dal comune. Esseri normali, con il loro bagaglio di sofferenze, amarezze e aspettative... Eppure, sono personaggi memorabili. Vivi. Intensi.
Perfetta l'ambientazione. Fredda, a tratti persino claustrofobica, specie della descrizione della Villa Leighton: oscura, buia anche se elegantissima; o ancora del paese di Gardogrand, incastonato in una valle innevata.
E poi... c'è il romanzo nel romanzo, la storia che non posso svelare per non privarvi del piacere della lettura. E lì, villa Leighton diviene lussuosa, dorata, piena di luce, vita e colori... anche se si tratta solo di un riflesso.
Le emozioni che riesce a trasmettere la signora Ciuffi sono sottili ma nello stesso tempo, potenti. Il libro è curato nei minimi dettagli. Il suo stile è pulito, sobrio, privo di leziosità.
Non esito a definire questo - almeno per me - il più bel libro che la signora Ciuffi ha scritto ( assieme a Caterina).
E' un volume che ho chiuso in tre ore esatte. Non è una esagerazione. Io sono una "serial reader" e devo dire che, con il passare degli anni, ho trovato sempre maggiori difficoltà a trovare un romance che mi appagasse, lasciando un retrogusto dolce in bocca, così come è accaduto con questo.
La storia d'amore è ben delineata senza essere invadente, i personaggi non si innamorano a prima vista ma crescono assieme alla vicenda, i caracthers minori sono tratteggiati con acutezza ed equilibrio; in particolare, merita un cenno Don Vito, che trovo una delle figure più riuscite e realistiche di tutta l'opera.
In questa"musica lontana" ho trovato le sensazioni di attesa e mistero che hanno accompagnato la mia infanzia, "segnata" dalle repliche in bianco e nero degli sceneggiati come "Il segno del Comando" o "La Baronessa di Carini".
Infine, sento di dover fare i complimenti alla Harlequin per aver pubblicato questo libro. Esso è la dimostrazione che le autrici italiane valgono, eccome!! E sono capaci di regalare storie appassionanti, meravigliosamente coinvolgenti, scritte con rigore e qualità, senza strafalcioni clamorosi o personaggi stereotipati. Credo che questo sia un dato da sottolineare e ricordare per il futuro.
Complimenti, Roberta Ciuffi!
Stefania Auci
Un altro punto a fevore delle "rose nostre"... ma, in questo caso, non avevo dubbi!
RispondiEliminaComplimenti al risultato ottenuto dalla Sigora Ciuffi!
E complimenti anche a Stefania che, come sempre, mi fa stravedere anche con una semplice recensione.
Non ho ancora letto il libro (ma lo farò)comunque riguardo alle "rose nostre" la penso esattamente come te. Di solito le loro storie sono originali e ben scritte. Non meritano di essere sottovalutate.
RispondiEliminaSono d'accordo con Noco! Stefania è bravissima anche con le recensioni! Ora corro in edicola!
RispondiEliminaBellissima e sentita recensione! Se già ero convinta a prendere questo libro, ora lo sono ancor di più!
RispondiEliminaAnch'io ho molta voglia di leggere il romanzo di ROberta CIuffi, anche per l'ambientazione che mi attrae molto, e ancora di più ne ho voglia adesso, dopo aver letto la bella recensione di Stefania.
RispondiEliminaViv
bellissima recensione Stefania, anche se avevo deciso di comprare ugualmente il libro visto che adoro sempre più le nostre autrici italiane!!
RispondiEliminaBene Stefania, anche se io e te non abbiamo proprio gli stessi gusti, mi hai convinta:sarà perchè sei una brava scrittrice e mi hai imbambolato a suon di parole?!
RispondiEliminaA parte gli scherzi, Roberta Ciuffi è un'autrice che adoro e sicuramente non perderò la lettura di questo romanzo...
Grazie per la passione che hai trasmesso parlandone!
Baci...
Non è un romance, nel senso che è più di un romance: è un romanzo vero, con la R maiuscola. Lo sto leggendo in questi giorni (ahimè ho solo la sera dopo cena a disposizione) e lo trovo molto bello. Una trama ben aricolata ed intrigante, dei personaggi per nulla scontati ed una bella atmosfera "inquietante" per quanto riguarda la parte soprannaturale della storia! Soprattutto, una scrittura piacevole ed un uso ricco della lingua italiana e non è poco!
RispondiEliminaNon ne potevo più di questa invasione di autrici americane, spesso con trame inesistenti e intrecci basati solo sul sesso-ovunque e un uso della parola ontologicamente molto più povero della nostra lingua. Il mio consiglio?Leggetelo e non ve ne pentirete!
Chiudo con i miei sentiti complimenti alla sig.ra Ciuffi!
Anch'io ero una di quelle che evitavano le rose nostre come la peste ma ora che ho scoperto Roberta Ciuffi non mi lascerò più scappare un suo romanzo.
RispondiEliminaHo finito stanotte "Una musica lontana" e mi è piaciuto tutto. Una protagonista femminile semplice, umana, non una sciocca bellezza, ed un protagonista maschile fuori anche lui dai soliti schemi ma non per questo meno accattivante. Per il resto quoto in pieno ciò che ha scritto FairyRain
Susanna