Direttamente dalla scrivania di Morwen:
Il libro che, questa volta, vorrei portare alla vostra attenzione è “Il Collezionista di Rosse” di Heather Graham, un giallo paranormale. Sull’onda di tanti pareri positivi mi sono decisa a prenderlo anche io, e sono felice di dire che sono stati soldi piuttosto ben spesi! La storia parte con un prologo in cui ci vengono presentati la protagonista, Christina, e il suo dono…dono che tornerà a manifestarsi prepotentemente quando andrà a vivere nella casa che fu dei suoi nonni.
Ed è proprio durante la “festa inaugurale” in questa villa che i nostri fanno una seduta tra amici con la tavola Ouija e il fantasma di Beau Kidd fa il suo ingresso nella vita di Christina.
Beau Kidd era stato ucciso dodici anni prima con a carico l’accusa di essere un feroce serial killer, le cui vittime predilette erano tutte giovani donne e con i capelli rossi…ma se era davvero lui il serial killer come mai gli omicidi sono ricominciati? Un imitatore? O magari all’epoca fu preso un granchio?
La storia si snoda tra questi elementi ricchi di suspance e colpi di scena e non mi vergogno ad ammettere che in certi momenti (leggendo io prevalentemente la sera) mi sono ritrovata a girarmi con gli occhi sbarrati a guardare verso il corridoio buio di casa mia o a saltare in aria per il minimo rumore. La questione “giallo” poi, è stata molto ben curata infatti è ben difficile capire chi ha fatto cosa o perché, e questo ti tiene incollato fino
alle ultime pagine con una faccia di questo tipo :
Ma di certo non poteva mancare il lato romance no? E a questo scopo viene fornito nel pacchetto un bell’ex poliziotto tenebroso con alle spalle a sua volta diversi “fantasmi”, è un persona segnata dalle avversità ma che in ogni caso non esiterà a mettersi in dubbio per il bene comune e soprattutto per quello della sua amata.
Ma…e alla fine della fiera c’è sempre un ma, c’è una piccola nota dolente: la seconda parte del romanzo è paradossalmente frettolosa e nebulosa! E frettolosa nel senso che: piovono dal cielo e spiegazioni sommarie, quando invece, proprio perche' parliamo di un giallo. mi sarebbe piaciuto avere delucidazioni più lunghe ed articolate. E' vero che in un romance si arriva sempre alla fine “tarallucci e vino” ma quello che io mi domando è: perché correre per arrivarci? Alla fine le fini (scusatemi il gioco di parole) son sempre uguali, è lo svolgimento della storia e la narrazione che fanno la differenza!
In un giallo, seppur "rosa", gli indizi vanno scoperti gradualmente, le situazioni studiate e comprese dai protagonisti, devono avere deduzioni e idee. Non è verosimile che di punto in bianco il caso venga risolto così per una illuminazione divina, no? Non pretendo che mi si imbastisca un caso degno di Conan Doyle però un po’ di coerenza non mi sarebbe dispiaciuta per nulla!
Voi che ne dite? Lo avete letto?
*Morwen*
Il libro che, questa volta, vorrei portare alla vostra attenzione è “Il Collezionista di Rosse” di Heather Graham, un giallo paranormale. Sull’onda di tanti pareri positivi mi sono decisa a prenderlo anche io, e sono felice di dire che sono stati soldi piuttosto ben spesi! La storia parte con un prologo in cui ci vengono presentati la protagonista, Christina, e il suo dono…dono che tornerà a manifestarsi prepotentemente quando andrà a vivere nella casa che fu dei suoi nonni.
Ed è proprio durante la “festa inaugurale” in questa villa che i nostri fanno una seduta tra amici con la tavola Ouija e il fantasma di Beau Kidd fa il suo ingresso nella vita di Christina.
Beau Kidd era stato ucciso dodici anni prima con a carico l’accusa di essere un feroce serial killer, le cui vittime predilette erano tutte giovani donne e con i capelli rossi…ma se era davvero lui il serial killer come mai gli omicidi sono ricominciati? Un imitatore? O magari all’epoca fu preso un granchio?
La storia si snoda tra questi elementi ricchi di suspance e colpi di scena e non mi vergogno ad ammettere che in certi momenti (leggendo io prevalentemente la sera) mi sono ritrovata a girarmi con gli occhi sbarrati a guardare verso il corridoio buio di casa mia o a saltare in aria per il minimo rumore. La questione “giallo” poi, è stata molto ben curata infatti è ben difficile capire chi ha fatto cosa o perché, e questo ti tiene incollato fino
alle ultime pagine con una faccia di questo tipo :
Ma di certo non poteva mancare il lato romance no? E a questo scopo viene fornito nel pacchetto un bell’ex poliziotto tenebroso con alle spalle a sua volta diversi “fantasmi”, è un persona segnata dalle avversità ma che in ogni caso non esiterà a mettersi in dubbio per il bene comune e soprattutto per quello della sua amata.
Ma…e alla fine della fiera c’è sempre un ma, c’è una piccola nota dolente: la seconda parte del romanzo è paradossalmente frettolosa e nebulosa! E frettolosa nel senso che: piovono dal cielo e spiegazioni sommarie, quando invece, proprio perche' parliamo di un giallo. mi sarebbe piaciuto avere delucidazioni più lunghe ed articolate. E' vero che in un romance si arriva sempre alla fine “tarallucci e vino” ma quello che io mi domando è: perché correre per arrivarci? Alla fine le fini (scusatemi il gioco di parole) son sempre uguali, è lo svolgimento della storia e la narrazione che fanno la differenza!
In un giallo, seppur "rosa", gli indizi vanno scoperti gradualmente, le situazioni studiate e comprese dai protagonisti, devono avere deduzioni e idee. Non è verosimile che di punto in bianco il caso venga risolto così per una illuminazione divina, no? Non pretendo che mi si imbastisca un caso degno di Conan Doyle però un po’ di coerenza non mi sarebbe dispiaciuta per nulla!
Voi che ne dite? Lo avete letto?
*Morwen*
Purtroppo non l'ho letto, di solito preferisco gli storici, anche se questa trama è veramente intrigante. Cmq la penso come te, in un giallo non si può concludere gli avvenimenti così in fretta. Le cose vanno spiegate bene, altrimenti si perde tutto il gusto della storia!
RispondiEliminaDi solito questo genere di libri mi intriga molto, e devo dire che ho sentito parlare molto bene di questo libro in particolare: il giallo/rosa mi intriga sempre molto, specialmente se nel pacchetto c'è un eroe mozzafiato...
RispondiEliminaperò, a questo punto, sono un po'perplessa dal finale del giallo...
mi sa che dovrò rimediare e comprarlo: giusto per farmi un in'idea! ;)
Io l'ho cominciato qualche giorno, e concordo con Mor, quando dice che in alcuni punti del libro...beh...mi guardavo attorno...con i battiti cardiaci un pò accellerati, tanto che per adesso l'ho sospeso e lo riprenderò magari in tempi in cui ci sono meno tuoni e fulmini..Infatti mi sono data alla lettura di Aquila nera..eheheheh, sicuramente meno da cardiopalma......dany
RispondiEliminaBELLISSIMO TRHILLER DAVVERO.
RispondiEliminaMI E' PIACIUTO MOLTO E LO CONSIGLIO VIVAMENTE.
SILVANA
Volevo consigliare LE FIGLIE DEL LIBRO PERDUTO, una splendida opera prima, veramente coinvolgente.
RispondiEliminaSilvana