Rieccoci dunque, continuiamo a parlare degli altri uomini della Quick.(La prima parte e' qui: Link)
Non posso adesso non parlarvi di Marcus, conte di Masters e protagonista di “L’amante”, e di Julian, conte di Ravenwood e protagonista di “Seduzione”.
La vena supponente non li risparmia ma sebbene Masters mi abbia strappato una stentata approvazione, Julian se l’è meritata in pieno. I due sono accomunati da precedenti matrimoni fallimentari con donne bellissime (diciamo che un po’ tutti i personaggi dei libri della Quick che ho letto vantano questa caratteristica) ed entrambi palesano caratteri forti e diffidenti. Julian mi è parso quello più coerente in riferimento alle evoluzioni caratteriali, mentre Marcus mi ha affascinato con la sua lotta interiore a proposito della sedicente amante e con il suo passato da instancabile lavoratore senza titolo.
Concludo con l’ultimo personaggio che è anche il mio preferito: il carissimo Baxter, protagonista di “Charlotte”. Occhi da alchimista ma integerrimo chimico nell’animo e nella vita, Baxter è figlio illegittimo di un Lord e di una vedova di sangue blu. Occhiali appollaiati sul naso, topo di laboratorio fatto e finito, finisce però nella rete di omicidi e indagini in cui lo coinvolgono una zia e la stessa Charlotte, la sua anima gemella. Anche Baxter risulta a tratti prevaricatore, ma esso è mitigato dalla una sua sottile vena di tenerezza. Egli è un ossimoro affascinante, pacato e scialbo dall’esterno, coraggioso e forte all’interno, ferito dalla sua illegittimità e dalle spiacevoli incombenze derivategli dalle ultime parole del padre morente, risulta un personaggio molto complesso inserito in una storia entusiasmante ed avventurosa.
È pur vero, devo ammettere, che alla fin fine i rapporti tra uomo e donna nel XIX secolo non si attagliavano agli standard moderni, l’uomo dispotico era di certo un aspetto tipico di quell’epoca e, sebbene ciò mi risulti profondamente urticante, l’autrice è stata anzi storicamente più veritiera di molte altre nel delineare i compromessi e gli accomodamenti di un matrimonio e l’allora endemico stereotipo della “superiorità maschile”. Ha però mitigato il tutto creando delle eroine sì accomodanti ma anche energiche e testarde, che in un modo o nell’altro sono riuscite, nei suoi libri, a raggiungere un equilibrio coniugale bifronte sacrificando una certa percentuale di vanagloria maschile. Per cui concludo asserendo e ripetendo che Amanda Quick è una grandissima autrice ed io ho amato i suoi lavori, per la storia, gli intrecci, l’originalità e l’avventura e per il suo rendere i personaggi delle sue opere molto reali ed in quanto tali splendidamente imperfetti.
Grazie Amanda!!!

Un bacio Angy

La vena supponente non li risparmia ma sebbene Masters mi abbia strappato una stentata approvazione, Julian se l’è meritata in pieno. I due sono accomunati da precedenti matrimoni fallimentari con donne bellissime (diciamo che un po’ tutti i personaggi dei libri della Quick che ho letto vantano questa caratteristica) ed entrambi palesano caratteri forti e diffidenti. Julian mi è parso quello più coerente in riferimento alle evoluzioni caratteriali, mentre Marcus mi ha affascinato con la sua lotta interiore a proposito della sedicente amante e con il suo passato da instancabile lavoratore senza titolo.
Concludo con l’ultimo personaggio che è anche il mio preferito: il carissimo Baxter, protagonista di “Charlotte”. Occhi da alchimista ma integerrimo chimico nell’animo e nella vita, Baxter è figlio illegittimo di un Lord e di una vedova di sangue blu. Occhiali appollaiati sul naso, topo di laboratorio fatto e finito, finisce però nella rete di omicidi e indagini in cui lo coinvolgono una zia e la stessa Charlotte, la sua anima gemella. Anche Baxter risulta a tratti prevaricatore, ma esso è mitigato dalla una sua sottile vena di tenerezza. Egli è un ossimoro affascinante, pacato e scialbo dall’esterno, coraggioso e forte all’interno, ferito dalla sua illegittimità e dalle spiacevoli incombenze derivategli dalle ultime parole del padre morente, risulta un personaggio molto complesso inserito in una storia entusiasmante ed avventurosa.
È pur vero, devo ammettere, che alla fin fine i rapporti tra uomo e donna nel XIX secolo non si attagliavano agli standard moderni, l’uomo dispotico era di certo un aspetto tipico di quell’epoca e, sebbene ciò mi risulti profondamente urticante, l’autrice è stata anzi storicamente più veritiera di molte altre nel delineare i compromessi e gli accomodamenti di un matrimonio e l’allora endemico stereotipo della “superiorità maschile”. Ha però mitigato il tutto creando delle eroine sì accomodanti ma anche energiche e testarde, che in un modo o nell’altro sono riuscite, nei suoi libri, a raggiungere un equilibrio coniugale bifronte sacrificando una certa percentuale di vanagloria maschile. Per cui concludo asserendo e ripetendo che Amanda Quick è una grandissima autrice ed io ho amato i suoi lavori, per la storia, gli intrecci, l’originalità e l’avventura e per il suo rendere i personaggi delle sue opere molto reali ed in quanto tali splendidamente imperfetti.
Grazie Amanda!!!

Un bacio Angy
E' vero tutto gli eroi della Quick hanno qualcosa di speciale, il suo modo di scrivere mi ha sempre emozionato. Ho una certa preferenza per i suoi romanzi storici, e uno dei miei preferiti è proprio Julian di Ravenwood anche se combatte parecchio con il protagonista del cristallo verde.
RispondiEliminaGrazie per questo bellissimo escursus sulla Quick
baci
lulù
Bravissima Angy! E grandiosa amanda Quick! Chissà quando potremo rileggerla, ce ne sarebbero tanti di romanzi suoi ancora da leggere!
RispondiEliminabelli belli tutti gli uomini della quick, una grande scrittrice!!
RispondiEliminaGrazie alla quick e a te che hai fatto davvero un lavorone... ti sei meritata la "maglia gialla" per il tuo sofferto, ma appassionante, personale Tour de France!
RispondiEliminaAdoro Amanda Quick..pian pianino sto leggendo ogni uno libro.. devo dire che Seduzione mi ha colpito moltissimo!!! complimenti a Angy..
RispondiEliminabaci baci
Sono arrivata tardi lo so ma ero isolata!!!! Mitica Angy e mitica Amanda!!!!!! Baciiii
RispondiEliminafinalmente dei post su amanda quick! io la adoro e adoro i suoi eroi, forti e autoritari, ma con dei difetti... e soprattutto innamorati di queste strane protagoniste! io non li trovo irritanti, anzi... della quick amo anche quasi tutte le eroine, che di solito trovo banali o odiose!
RispondiEliminacomunque di tutti questi uomini della quick, un posto speciale nel mio cuore resta per Baxter di Charlotte, forse il più anomalo tra gli eroi dei romance!
grazie angy,
Lety