...Di Louise Allen.
Accantonate i pregiudizi!
Questa è la parola d’ordine per questo romanzo ambientato durante il sacco di Roma, nel 410 d.c.
I protagonisti sono : una giovane patrizia romana, Giulia Livia, ed un imponete e bellissimo guerriero visigoto: Wulfric
Lui salva, da vero eroe, la protagonista da un tentativo di violenza da parte dei suoi stessi connazionali romani, e la porta via con l’intenzione di farne la sua ‘’schiava’’.
Già da subito lui stesso se ne domanda il motivo, dal momento che lei è evidentemente inadatta a quel ruolo, ma anzi sembra sia molto più brava a tenergli testa…
Nascono duelli verbali succosi, accattivanti, divertenti ed acuti, resi possibili dal fatto che il nostro ‘’barbaro’’ parla in realtà molto bene il latino.
Pian piano mi trovo a far parte di questo mondo solo all’apparenza incivile, superando gradualmente tutti i pregiudizi insieme alla protagonista ed arrivando ad identificarmi con lei.
Provo lo stesso suo stupore quando scopre di amare quest’ambiente, ove regna solidarietà e assenza di ipocrisia, e questa società che, pur essendo primitiva, non senza invidie e lotte di potere e governata prevalentemente da forza fisica, ha largo spazio per doti quali umanità, comprensione, praticità e buon senso.
Anzi ad un certo punto mi ritrovo d’accordo con lei nel pensare che il modello di civiltà visigota è addirittura migliore e più vivibile rispetto a quella romana.
L’evoluzione della protagonista è tangibile, infatti, se dapprima è altezzosa e recalcitrante, poi impara ad amare tutti gli aspetti della sua nuova vita e soprattutto dell’eroe, dimostrandosi intelligente, acuta, sagace, spiritosa, forte e soprattutto innamorata nel senso costruttivo del termine, arrivando a scappare dal suo mondo dorato per stare anche soltanto accanto al suo ‘’irraggiungibile’’ amore, anche quando è chiaro che per loro non c’è futuro…
E poi che dire del nostro ‘’barbaro’’?
Come ha detto una cara amica :‘’ a credere che tutti i barbari fossero stati così...ci sarebbe da augurarsi nuove invasioni! ‘’
Lui è l’eroe perfetto: amico dei bambini, del popolo e perfino degli animali, condottiero lungimirante, saggio, intelligente, acuto, guerriero forte, implacabile, coraggioso, amante dolce, esigente, generoso e soprattutto bellissimo!
Caratterizzato in modo coinvolgente, suggestivo, mai stucchevole, umano, di quegli eroi che escono dal libro e te li ritrovi dentro…
Confesso che a me gli eroi ‘’alpha’’ non attirano a priori, ma Wulfric, bello come una statua bronzea di un dio greco, valoroso in battaglia, ma allo stesso tempo gentile, leale comprensivo, capace di andare al di la’ di sè stesso per il suo popolo, ha davvero conquistata, tanto che ancor’ora, parlando di lui, mi si scalda il cuore.
Terminato questo romance ho sentito un forte senso di distacco, come non mi capitava da tempo, ho capito di essere cresciuta un po’ insieme a Giulia Livia, arrivando a superare i miei personali pregiudizi verso un ‘ambientazione nuova, semplice ed in un certo senso ‘’naturale’’, non fatta da castelli, sale da ballo, stagioni, scoprendola molto coinvolgente, accattivante, capace di farmi letteralmente sognare!
Un’autrice da scoprire!
Dalla scrivania di Noco
Accantonate i pregiudizi!
Questa è la parola d’ordine per questo romanzo ambientato durante il sacco di Roma, nel 410 d.c.
I protagonisti sono : una giovane patrizia romana, Giulia Livia, ed un imponete e bellissimo guerriero visigoto: Wulfric
Lui salva, da vero eroe, la protagonista da un tentativo di violenza da parte dei suoi stessi connazionali romani, e la porta via con l’intenzione di farne la sua ‘’schiava’’.
Già da subito lui stesso se ne domanda il motivo, dal momento che lei è evidentemente inadatta a quel ruolo, ma anzi sembra sia molto più brava a tenergli testa…
Nascono duelli verbali succosi, accattivanti, divertenti ed acuti, resi possibili dal fatto che il nostro ‘’barbaro’’ parla in realtà molto bene il latino.
Pian piano mi trovo a far parte di questo mondo solo all’apparenza incivile, superando gradualmente tutti i pregiudizi insieme alla protagonista ed arrivando ad identificarmi con lei.
Provo lo stesso suo stupore quando scopre di amare quest’ambiente, ove regna solidarietà e assenza di ipocrisia, e questa società che, pur essendo primitiva, non senza invidie e lotte di potere e governata prevalentemente da forza fisica, ha largo spazio per doti quali umanità, comprensione, praticità e buon senso.
Anzi ad un certo punto mi ritrovo d’accordo con lei nel pensare che il modello di civiltà visigota è addirittura migliore e più vivibile rispetto a quella romana.
L’evoluzione della protagonista è tangibile, infatti, se dapprima è altezzosa e recalcitrante, poi impara ad amare tutti gli aspetti della sua nuova vita e soprattutto dell’eroe, dimostrandosi intelligente, acuta, sagace, spiritosa, forte e soprattutto innamorata nel senso costruttivo del termine, arrivando a scappare dal suo mondo dorato per stare anche soltanto accanto al suo ‘’irraggiungibile’’ amore, anche quando è chiaro che per loro non c’è futuro…
E poi che dire del nostro ‘’barbaro’’?
Come ha detto una cara amica :‘’ a credere che tutti i barbari fossero stati così...ci sarebbe da augurarsi nuove invasioni! ‘’
Lui è l’eroe perfetto: amico dei bambini, del popolo e perfino degli animali, condottiero lungimirante, saggio, intelligente, acuto, guerriero forte, implacabile, coraggioso, amante dolce, esigente, generoso e soprattutto bellissimo!
Caratterizzato in modo coinvolgente, suggestivo, mai stucchevole, umano, di quegli eroi che escono dal libro e te li ritrovi dentro…
Confesso che a me gli eroi ‘’alpha’’ non attirano a priori, ma Wulfric, bello come una statua bronzea di un dio greco, valoroso in battaglia, ma allo stesso tempo gentile, leale comprensivo, capace di andare al di la’ di sè stesso per il suo popolo, ha davvero conquistata, tanto che ancor’ora, parlando di lui, mi si scalda il cuore.
Terminato questo romance ho sentito un forte senso di distacco, come non mi capitava da tempo, ho capito di essere cresciuta un po’ insieme a Giulia Livia, arrivando a superare i miei personali pregiudizi verso un ‘ambientazione nuova, semplice ed in un certo senso ‘’naturale’’, non fatta da castelli, sale da ballo, stagioni, scoprendola molto coinvolgente, accattivante, capace di farmi letteralmente sognare!
Un’autrice da scoprire!
Dalla scrivania di Noco
Noco... è il libro che fa per me! Somiglia molto a uno dei primi romance che ho letto "La principessa e il barbaro" e che ho amato molto. Dopo la tua intrigante recensione dovrò necessariamente comprarlo! Grazie, baci, Carla.
RispondiEliminala trama già mi convinceva ma dopo questa bella recensione sono ancora più sicura che lo comprerò presto..grazie noco...
RispondiEliminaChe bella recensione Noco. Pur non essendo il mio genere, mi stai facendo desiderare di leggerlo. Grazie. Ciao. Erica
RispondiEliminaIo l'ho letto,lo consiglio a tutte bellissimo!!!
RispondiEliminaValeria
bravissima noco!!!
RispondiEliminaIo purtroppo però mi sono fermata a metà dell'opera...inizio bellissimo ed emozionante ma poi mi è caduto di brutto...ma dopo le tue parole magari ci faccio un pensierino e lo riprendo!!
un bacio Angy
E io ancora aspetto che arriva!!! SIGH....
RispondiEliminaDany
Ciao noco,
RispondiEliminaio sono Terry e ti scrivo per dirti che sono d'accordo con te il libro l'ho comprato e lo trovo favoloso
1 abbraccio
a presto
Terry
Io sono prorpio andata con il cervello, ero convinta che ancora mi dovesse arrivare, invece era li bello tranquillo in attesa di essere letto!!! SIGH!!! brutta cosa l'età!!!
RispondiEliminadany
Grazie a tutte per i commenti...
RispondiElimina@Angy, come puoi capire, a me è piaciuto davvero tanto, dall'inizio alla fine, però i gusti son gusti, e magari al tuo orecchio c'è stata una "nota stridente" che io non ho sentito...potresti riprovarci e magari poi spiegarci qual'è...
@dany aspetto che tu lo legga e esprima anche il tuo giudizio!
ciao!
Noco complimenti per la tua recensione...io e te su questo libro siamo andate proprio a fotocopia:stesse impressioni e stesse emozioni.
RispondiEliminaIo lo consiglio vivamente.
baci
Lamia
Vero! vero! vero!!!!
RispondiEliminaun po' tutte noi ragazze in questo mondo siamo cresciute nello stesso modo di Giulia.
Viviamo in una società corrotta e in crisi, dove l'aspetto esteriore conta più del carattere e delle qualità proprie di una persona. Ormai siamo come delle maschere.
Io personalmente cerco di distaccarmi il più possibile da questo e cerco di essere sempre me stessa in ogni situazione. Penso di riuscirci ma ci sono centinaia e migliaia di donne e uomini al mondo che fingono di essere qualcuno che non sono. Ne ho conosciute un paio...la loro ipocrisia è talmente grande da riuscire a nascondere la loro meschinità e la loro malvagità.
Poi ho una cosa da dire su Wulfric:
è un uomo stupendo <3 <3 <3 da innamorarsene
eh! se ci fossero uomini così nella realtà....
ah Giulia! dalle tue parole deduci che questi romanzi sono ancora capaci di farci sospirare!
Eliminascusa, volevo dire deduco...
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